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Napoli, Università Federico II: infiltrazioni d’acqua e aule non disponibili

Di episodi incresciosi sembra che la nostra società ne faccia un’accurata collezione che rappresenta quasi un vanto di cui andare fieri. Siamo così abituati a questa situazione che ormai ci è indifferente e si sente echeggiare sempre la solita frase: “è da sempre così”.
Il 18-04-2012 è accaduta una replica di episodi passati: gli studenti della Facoltà di Lettere Moderne hanno avuto difficoltà ad ottenere un’aula in cui seguire la lezione perché le aule LI ed LB, situate a Mezzo Cannone 16, erano allagate. Ma la cosa più preoccupante è che l’acqua non proveniva da una finestra dimenticata aperta ma da un generoso buco nel soffitto che con le infiltrazioni dell’acqua ha reso pericoloso passare del tempo in quell’aula. Dato che già l’università ha un deficit di aule alla fine abbiamo ottenuto un’aula che al momento era disponibile. Ora la domanda da porsi è: Dove finiscono le tasse che, due volte all’anno, gli studenti si accingono a pagare e per cui è richiesta anche una certa rapidità e precisione?
Se si pensa che uno studente di prima fascia con reddito zero paga all’università circa 300 euro tra la prima e la seconda rata per non parlare di quei studenti che per reddito sono nelle ultime fasce e quindi arrivano a pagare oltre 1000 euro all’anno. Per non parlare poi del fatto che la stessa domanda sorge ancora più spontanea se vogliamo affrontare il tema dei servizi igienici o della pulizia dei locali.
Posti nei giardini con soltanto 5 bagni di cui 2/3 sono guasti e i restanti dopo le 12:00 sono inaccessibili dato che sembrano allagarsi.
La nostra stimatissima università, lodata e invidiata da tanti “campa di rendita” anzi no “campa solo di fama” dato che nel rapporto tra fama e condizioni dell’università c’è un forte distacco. Gli studenti che ogni anno si iscrivono credono nella loro università che puntualmente nella quotidianità  li delude.
Libera Padovano
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