Ad un anno dalla scomparsa, Somma Vesuviana ricorda Melania Rea

Somma non dimentica Melania Rea: ad un anno esatto dalla scomparsa della giovane mamma è stata ricordata da circa duemila cittadini che hanno preso parte ad una manifestazione  partita da piazza Vittorio Emanuele III. Giustizia per Melania. Con questo slogan che ha tutto il sapore di un appello, si è articolata la manifestazione. Nel cuore della cittadina, in piazza Vittorio Emanuele III appunto, Melania c’è e sorride, in una gigantografia. In un clima di profonda commozione, presso la chiesa di San Giorgio è stata celebrata la santa messa nel ricordo di Melania officiata dal parroco don Giuseppe Giuliano con la partecipazione della famiglia Rea, del sindaco Raffaele Allocca e dell’amministrazione comunale. Durante il rito, è stato letto un messaggio del vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma. “In questa assemblea cittadina – ha scritto Depalma – mi unisco a voi. Un pensiero caro ai genitori di Melania, al fratello Michele, e particolarmente alla piccola Vittoria. 18 Aprile 2011 – 18 Aprile 2012. Un anno, un tempo lungo, in cui si sono alternati giorni di dolore, di angoscia, di disperazione, di interrogativi continui. Nonostante ciò, non ci siamo fatti trascinare nel vortice della vendetta e dell’odio. Abbiamo pregato in questo anno chiedendo di non essere travolti dai sentimenti abbiamo portato con noi la forza del sentimento con l’esempio dei genitori che hanno vissuto l’esperienza più dolorosa possibile e hanno dato testimonianza di dignità. Un anno, quello trascorso, in cui si sono alternati dolore, angoscia, interrogativi, ripensamenti, pensieri. Qualcuno, una mente malata pensava di poter essere padrone della vita – ha sottolineato – Dio a Melania ha invece assicurato amore eterno”. La chiesa di San Giorgio è risultata essere troppo piccola per contenere il grande numero di persone accorse per la celebrazione eucaristica. Sono stati registrati anche episodi di malore da parte di qualche fedele, prontamente curato dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa che hanno vegliato sul corretto svolgimento della manifestazione e che hanno costretto il parroco ad interrompere la propria omelia. “La voce si blocca – ha detto il parroco Don Giuseppe Giuliano – le parole scarseggiano dinanzi al mistero della morte. Il silenzio sarebbe la scelta migliore. Il Signore non ha abbandonato Melania neppure nei minuti dell’atroce agonia. Non l’ha dimenticata, nell’oltraggio subito. La vita di Melania, segnata dalla fede in Dio, è ritornata tragicamente e prematuramente al cielo. Noi popolo cristiano, sappiamo e confessiamo nella fede che il termine del cammino terreno breve o lungo che sia, è la vita vera e piena. Il germe di immortalità che Melania ha ricevuto nel battesimo, fiorisca pienamente nel suo amore in Te”.  Subito dopo la celebrazione eucaristica, la fiaccolata. Ad aprire il corteo, nove bambini con indosso cuoricini rossi, sui quali erano scritti i nomi di Chiara Poggi, Sara Scazzi, Yara Gambirasio, Elisa Claps, Simonetta Cesaroni, Lucia Manca, Emiliana Femiano, Serena Mollicone, Melania Rea. Nessuna vendetta, nessun odio stasera a Somma Vesuviana. Ma solo una richiesta scandita più e più volte, dalla mamma di Melania, la signora Vittoria: “Se mi vede deve sapere che io voglio la verità, questo è il momento di parlare – ha detto piangendo la signora Vittoria”, non nominando mai il nome di Salvatore Parolisi, unico indagato per la morte di sua figlia. Una verità che la mamma Vittoria al pari del fratello di Melania, Michele, chiede innanzitutto in nome della piccola Vittoria, la figlia di Melania. “Noi non vogliamo un colpevole ma vogliamo il colpevole – ha detto il fratello di Melania, Michele – la piccola Vittoria deve sapere che noi abbiamo fatto l’impossibile per sapere la verita’ sulla morte della sua mamma”. “Ora dobbiamo aspettare la giustizia”, le poche parole del papà Gennaro in quello che è stato per i Rea “il giorno più lungo e difficile”. “Un giorno in cui abbiamo ancora una volta ricordato tutto quanto accaduto un anno fa – ha raccontato Michele Rea – la telefonata in cui ci dicevano che Melania era scomparsa, le ricerche, fino ad arrivare all’atroce scoperta che ci ha cambiato la vita. Un giorno difficile – aggiunge Michele – e solo purtroppo l’inizio di un periodo che sarà finanche più difficile in cui si dovrà dire a Vittoria cosa è successo”.

Pasquale Annunziata

Fotogallery a cura di Gennaro Manzo

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