Aggiornato il regolamento per l’applicazione della tassa rifiuti solidi urbani (Tarsu). “E’ stato indispensabile un nuovo regolamento – spiega il Sindaco Gennaro Cinque – poiché alcune categorie non erano previste. La sintesi, avvenuta all’interno delle forze politiche, ha trovato d’accordo l’intera maggioranza.” Tra le novità, l’individuazione di nuove tipologie contributive: agriturismi, campeggi, stazioni termali, parcheggi aperti al pubblico, case vacanze, b&b e simili, banchi mercato beni durevoli, specchi acquei e pontili per ormeggio d’imbarcazioni e caserme. Sono alcune delle misure previste dal nuovo regolamento, approvato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. L’assessore al bilancio, Antonio Di Martino ha evidenziato il criterio di equità applicato: “Il criterio della tassa – ha spiegato l’Assessore Di Martino – è l’occupazione di uno o più spazi, adibiti a qualsiasi uso e giacenti sul territorio. Quindi, il presupposto impositivo non è il servizio prestato dal comune, ma la potenziale attitudine a produrre rifiuti da parte dei soggetti detentori degli spazi.” Novità anche sul piano delle agevolazioni. “Nell’ambito degli interventi d’assistenza, – aggiunge Di Martino – abbiamo introdotto delle classi di esenzioni nuove che riguardano le famiglie più disagiate. Infatti, è prevista una riduzione del 5% della tassa in caso di presenza di un soggetto con invalidità civile superiore al 66%, riconosciuto dalle competenti autorità sanitarie. Anche nel campo delle attività commerciali abbiamo creato dei meccanismi di riduzione. Al fine di alleggerire il carico fiscale e arginare la scomparsa degli artigiani dai centri storici è stata stabilita una riduzione del 60% sul tributo dovuto.” La tariffa è ridotta altresì per le abitazioni con unico occupante, ma solo nel caso di nucleo familiare con unico componente e residente: riduzione del 30%. Abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato nel tempo e discontinuo, a condizione che la destinazione sia specificata nella denuncia originaria o di variazione, con l’indicazione dell’abitazione di residenza e dell’abitazione principale e che sia dichiarato espressamente di non volere cedere l’alloggio in locazione o in comodato, salvo accertamenti del Comune: riduzione pari a 5%. Locali, diversi dalle abitazioni, e aree scoperte, utilizzate stagionalmente o in modo non continuo ma ricorrente, a condizione che dette circostanze siano dimostrate da licenza o autorizzazione, oppure con qualsiasi altra idonea documentazione amministrativa (anche fiscale) dimostrante la stagionalità: riduzione pari a 25%. Utenti che abbiano a disposizione abitazioni per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo, e risiedano o dimorino, per più di sei mesi annui, in località fuori dal territorio nazionale: riduzione pari al 30%. Agricoltori occupanti la parte abitativa di costruzione rurale: riduzione pari al 30%. “Nonostante gli aumenti del costo della vita, – continua l’Assessore Di Martino – e delle imposte dirette (tasse) e indirette (due punti di IVA) si è tentato di raggiungere più obiettivi: contenere l’aumento dei costi, migliorare ancora di più il servizio, aumentare i benefit per le fasce deboli, favorire gli esercizi commerciali e ricettivi: addirittura diminuendo le tariffe per gli alberghi, per gli artigiani e per il commercio rispetto al 2011, ritenendo tali categorie strategiche per l’ occupazione.”