Il Gazzettino vesuviano | IGV

Pizzaioli napoletani e Verdi fanno causa all’ex ministro Zaia

“L’ ex Ministro Zaia – attaccano il presidente dell’ associazione pizzaioli napoletani Sergio Miccù ed il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli – ha fortemente danneggiato il sud italia ed in particolare la Campania. Dagli archivi giornalistici abbiamo scoperto ad esempio che è venuto a Napoli solo per presidiare ad operazioni della Forestale contro le contraffazioni alimentari ma ad esempio non volle partecipare ai festeggiamenti napoletani per il riconoscimento stg della pizza preferendo presidere negli stessi giorni all’ inaugurazione del panino McItaly della catena McDonald’s definito dal giornale Guardian  «un miscuglio diabolico di crema di carciofi, formaggio asiago e lattuga». Nessuno di questi prodotti ovviamente è prodotto al sud”.
“Dopo lo scandalo della Buonitalia Spa, la società del ministero delle Politiche Agricole che è saltata per debiti si è scoperto che nei piani di promozione, a firma proprio dell’ex ministro Luca Zaia – continuano Miccù e Borrelli – non c’ è mai stata neanche l’ombra di un finanziamento ai prodotti del Mezzogiorno. Quindi oltre a danneggiare mediaticamente Napoli con i suoi comportamenti politici l’ ex ministro Zaia ha di fatto sostenuto economicamente solo imprese agricole del nord ed in particolare del Veneto, cioè la sua regione. Tale comportamento a nostro avviso è fuori dalla legge e vogliamo che siano accertate tutte le responsabilità a partire proprio da quelle dell ‘attuale Presidente leghista della regione Veneto. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci alla Magistratura affinchè apra una inchiesta sull’ operato dell’ ex ministro e dei suoi collaboratori. Secondo noi è giunto il momento che tutti i leghisti che hanno violato la legge e le regole paghino di persona e restituiscano il maltolto. A Zaia che ancora oggi afferma spavaldo che gli agricoltori del sud lo rimpiangono rispondiamo con il nostro giudizio: è stato il peggiore e più fazioso Ministro dell’ agricoltura della storia italiana”.
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