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Sant’Anastasia: Don Backy al IV Istituto

Uno scroscio di applausi e la commozione generale hanno accolto Don Backy ieri pomeriggio nei locali dell’I.C.Sant’Anastasia 4. Un momento intenso ed emozionante che ha visto come  protagonisti gli alunni della Scuola Secondaria di I grado che, guidati dai loro docenti, hanno avuto la possibilità di rivolgere domande e condividere riflessioni con l’artista, disponibile a soddisfare ogni curiosità degli intervenuti in maniera conviviale ed allegra. Nella semplicità che da sempre caratterizza le sue parole e il carisma di quella voce che ha fatto sognare generazioni, ha raccontato  aneddoti legati ai suoi testi  e ai suoi esordi e ha regalato profondi pensieri  sulla creatività, pane quotidiano di ogni artista, come lui stesso dice:”Bisogna essere portati per creare, se si ha questa inclinazione naturale, tutto viene facile”.  Una creatività che impegna la mente ed il cuore dell’artista, impedendogli di interessarsi a qualsiasi altra cosa, rendendo sterile persino l’andare a scuola. “Non mi dava più niente, sentivo che non avesse più nulla da insegnarmi, per poi pentirmi in età adulta, ma al contempo un mestiere che dà la possibilità di conoscere il proprio paese e le bellezze che offre, la sua storia per riscoprire le proprie radici, compensando le carenza conoscitive, prettamente scolastiche con quelle “di vita”. Col senno di oggi a voi ragazzi dico di studiare e completare il vostro percorso, ma anche di aprirvi alla conoscenza diretta della vita e dei luoghi, in particolare delle bellezze dell’Italia, dove in paesi che non t’aspetti vi sono ricchezze artistiche enormi”.

La capacità di creare che prepotentemente sceglie i suoi eletti, dona, quasi per mezzo del bacio di una musa, idee, sentimenti ed emozioni che affiorano in un sol momento nella mente dell’artista che non può far altro che trascriverle, “perché – rivela Don Baky – è inutile rincorrere l’ispirazione, l’idea ti trova, inutile cercarla, l’ispirazione invece si raccoglie in un qualsiasi momento dinanzi a scene quotidiane eppure nella loro regolarità straordinarie, tanto da sussurrare parole e melodia che in breve tempo diventano canzone”. Sul lavoro di cantautore e sulla nascita di un testo “alla base c’è un concetto, semplice, essenziale, che devi rendere comprensibile ed accessibile a chi ti ascolta, se c’è quello è fatta!”

In questo il cantautore ha indicato la differenza tra i testi di ieri e quelli di oggi, che sono tecnicamente superiori e più elaborati ma carenti contenutisticamente perché, di sovente,  frutto di un artisticità cercata e dunque un po’ falsata. Vocazione, inclinazione, passione questi gli ingredienti che dalle sue parole si deducono essere indispensabili per riuscire a regalare emozioni e lasciare qualcosa negli ascoltatori.

Ed in effetti in fatto di dare emozioni Don Baky è stato maestro, spiegando come ogni suo testo è nato e quale messaggio di vita affidare alle note. Lacrime e sorrisi  hanno fatto da sfondo ad un momento importante della manifestazione, quando  circondato  dal calore dei presenti si è proposto alla sala nel duettare con gli alunni la popolarissima “L’immensità”, testimonianza questa che seppure a dispetto del divario generazionale è possibile l’incontro e la condivisione di valori e sentimenti universali di cui solo l’arte può farsi portatrice.

“Aspettiamo nella nostra scuola Don Backy per un altro incontro alla fine di quest’anno scolastico – dice la Dirigente Angela De Falco, nel salutare la platea – perché, dopo di esserci trovati al cospetto di un grande della musica italiana, vorrei far rivivere la magia di questo pomeriggio a tanti genitori ed alunni in una cornice armoniosa e suggestiva qual è il nostro teatro all’aperto nelle sere di primavera”.

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