La capacità di creare che prepotentemente sceglie i suoi eletti, dona, quasi per mezzo del bacio di una musa, idee, sentimenti ed emozioni che affiorano in un sol momento nella mente dell’artista che non può far altro che trascriverle, “perché – rivela Don Baky – è inutile rincorrere l’ispirazione, l’idea ti trova, inutile cercarla, l’ispirazione invece si raccoglie in un qualsiasi momento dinanzi a scene quotidiane eppure nella loro regolarità straordinarie, tanto da sussurrare parole e melodia che in breve tempo diventano canzone”. Sul lavoro di cantautore e sulla nascita di un testo “alla base c’è un concetto, semplice, essenziale, che devi rendere comprensibile ed accessibile a chi ti ascolta, se c’è quello è fatta!”
In questo il cantautore ha indicato la differenza tra i testi di ieri e quelli di oggi, che sono tecnicamente superiori e più elaborati ma carenti contenutisticamente perché, di sovente, frutto di un artisticità cercata e dunque un po’ falsata. Vocazione, inclinazione, passione questi gli ingredienti che dalle sue parole si deducono essere indispensabili per riuscire a regalare emozioni e lasciare qualcosa negli ascoltatori.
Ed in effetti in fatto di dare emozioni Don Baky è stato maestro, spiegando come ogni suo testo è nato e quale messaggio di vita affidare alle note. Lacrime e sorrisi hanno fatto da sfondo ad un momento importante della manifestazione, quando circondato dal calore dei presenti si è proposto alla sala nel duettare con gli alunni la popolarissima “L’immensità”, testimonianza questa che seppure a dispetto del divario generazionale è possibile l’incontro e la condivisione di valori e sentimenti universali di cui solo l’arte può farsi portatrice.
“Aspettiamo nella nostra scuola Don Backy per un altro incontro alla fine di quest’anno scolastico – dice la Dirigente Angela De Falco, nel salutare la platea – perché, dopo di esserci trovati al cospetto di un grande della musica italiana, vorrei far rivivere la magia di questo pomeriggio a tanti genitori ed alunni in una cornice armoniosa e suggestiva qual è il nostro teatro all’aperto nelle sere di primavera”.