Venerdì 20 aprile, il pregiudicato Giovanni Birra ha fatto irruzione nei locali di Radiosiani, emittente anticamorra che ha sede in un appartamento confiscato al clan Birra. L’uomo, visibilmente alterato dall’alcol, è entrato minacciando speaker e operatori: “Guarda sti scemi, fanno parte dell’antiracket… vi devo uccidere tutti”, tutto questo mentre una scolaresca di Taranto visitava la radio.
I carabinieri, guidati dal comandante Gianluca Candurra, si sono immediatamente recati sul posto ed hanno all’istante arrestato Birra. Amalia De Simone, direttore della Radio, è tranquilla: “Non siamo preoccupati, i carabinieri come sempre, ci hanno tutelati. Il personaggio che ci ha minacciati ha avuto ciò che meritava, tra l’altro era da poco stato scarcerato. Abbiamo denunciato l’accaduto perché nessuno deve permettersi di pensare di poter fare o dire ciò che vuole in qualsiasi momento contro i ragazzi di Radio Siani impegnati quotidianamente sul territorio in battaglie per la diffusione della cultura dell’antimafia e della legalità. E’ un episodio che merita attenzione soprattutto perché accaduto mentre c’erano degli studenti in visita. Continueremo normalmente le nostre attività, anzi, stiamo arricchendo il palinsesto con nuove trasmissioni che nascono da collaborazioni con professionisti ed associazioni. Inoltre ricominceremo a breve a trasmettere i processi di camorra, tra questi, alcuni che riguardano gli intrecci tra casalesi e colletti bianchi”.
Arriva il sostegno dell’Ordine dei Giornalisti della Campania: “Solidarietà e vicinanza agli operatori di Radio Siani per il vile e violento episodio del quale sono stati oggetto. L’impegno da essi assunto di diffondere il messaggio della legalità, contro le mafie e il malaffare, è condiviso dall’intero consiglio dell’ordine, impegnato in prima persona sullo stesso fronte”. Con lo stesso comunicato l’Ordine ringrazia anche le forze dell’ordine prontamente intervenute ed auspica massima attenzione alla vicenda da parte delle autorità.
Numerose le manifestazioni di solidarietà da parte di personalità politiche ed associazioni. Il presidio di Libera “Asharam Santa Caterina” di Castellammare di Stabia è vicino ai ragazzi di Radio Siani ed afferma con forza la volontà di proseguire nella battaglia antiracket: “Quest’ennesimo episodio di intimidazione non può che suscitare in noi quel desiderio incontrastabile di rinnovare ancor più forte l’impegno contro le mafie. Infatti la presenza di un luogo di aggregazione e di crescita sociale in territori dove le organizzazioni criminali sono presenti in modo forte, è una vera e propria azione di legalità tanto importante quanto necessaria”.
Vicinanza anche dal presidente di Amesci, Enrico Maria Borrelli: “Il lavoro che i ragazzi svolgono con la Radio nel territorio di Ercolano deve essere un esempio per i tanti cittadini e giovani che reputano insopportabile la presenza criminale nelle nostre città”.
Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris , dal suo sito lancia un messaggio di solidarietà ed insieme una richiesta di attenzione verso l’accaduto: “L’episodio che ha visto coinvolti i ragazzi di Radio Siani, oggetto di minacce proprio all’interno della loro struttura, merita la più convinta attenzione da parte delle istituzioni, per questo voglio esprimere loro tutta la mia più forte e sentita solidarietà e vicinanza”.
Particolarmente importante l’intervento di Luisa Bossa, ex sindaco di Ercolano oggi parlamentare componente della commissione antimafia: “Quella che esprimo per i ragazzi di Radio Siani è più della solidarietà. Sono vicina a loro umanamente, nella lotta che fanno, negli ideali, giorno per giorno, e li invito a continuare così. Radio Siani si trova ad Ercolano, la città dove sono stata sindaco dieci anni consecutivi. E’ allestita in un bene confiscato alla camorra. La considero un successo di tutta la nostra comunità. I ragazzi che si impegnano, ogni giorno, in quel lavoro devono, oggi, sentire intorno tutta la città. Voglio che sappiano che non sono soli e che queste dimostrazioni di stima che stanno arrivando da ogni parte, non sono rituali. Saremo al loro fianco, da oggi, ancora più di ieri, e se queste minacce sono servite a qualcosa, è a rafforzare ancora di più in ciascuno di noi la convinzione che il lavoro di questa radio, e di tutti quelli che vi si impegnano, è un patrimonio del territorio”. Luisa Bossa,a riprova di un interessamento non solo formale, porterà in commissione antimafia il caso di Radio Siani.
Anna Bottone