Rabbia e amarezza: questi i sentimenti che prevalgono tra la gente della città flegrea dopo la manifestazione del 21 aprile partita da via Campana alla volta di Pozzuoli e terminato nella piazzetta del porto. Luigi Rossi, capo del comitato “antidiscarica”, fin dall’inizio promotore delle manifestazioni che hanno coinvolto complessivamente circa 20.000 persone, ancora una volta grida a gran voce che l’apertura della discarica al Parco del Castagnaro porterà dei disastri ambientali di enormi proporzioni oltre a quelli sulla salute pubblica. Nel corso del tempo, le manifestazioni e i cortei, con impegno e partecipazione assidua delle persone hanno dimostrato di poter ottenere, come è successo per la chiusura della discarica di Chiaiano, per cui, afferma Rossi, bisogna andare avanti. Purtroppo tra tante persone, regna anche la stanchezza e in alcune la rassegnazione, per una lotta che dura ormai da troppo tempo, ma per tante altre c’è voglia di lottare nonostante lo sconforto, anche tanti bambini presenti, ed è soprattutto per le nuove generazioni che la battaglia va avanti, affinchè non debbano subire le conseguenze che porterebbe questo “scempio ambientale”. A tal proposito, il giorno 23 aprile alle ore 16.00 all’istituto Don Milani in Via Kennedy a Quarto, è stato indetto un’incontro al quale hanno partecipato il Comitato Antidiscarica e Legambiente Campania col presidente Michele Buonomo, che hanno espresso fermamente il loro appoggio alle manifestazioni di protesta , dove si metteranno sul tavolo vari elementi di dibattimento che vanno dal problema idrogeologico a quello delle particelle cancerogene. All’incontro sono intervenuti anche il movimento Futura di Pozzuoli e il coordinamento puteolano di Futuro e Libertà. Incessantemente
Luciano Annunziata