Un referendum sull’operato dell’amministrazione comunale a metà consiliatura. È la promessa del candidato sindaco Aquilino Di Marco, sostenuto dall’Udc e quattro liste civiche, nel caso diventasse primo cittadino della città alle falde del Vesuvio. «Se sarò eletto, mi impegno ad essere sempre presente a tutti i consigli comunali ed alle sedute di giunta oltre ad interessarmi quotidianamente dei problemi della città – dice il leader dell’Alleanza dei moderati – sono così convinto di quanto dico che prometto sin da ora, depositando tale “contratto” nelle mani del Prefetto, di dimettermi qualora dovessero presentarsi tre scioglimenti consecutivi di sedute di consiglio per mancanza di numero legale. A metà mandato poi ci sottoporremo ad un referendum consultivo vincolante sull’attività amministrativa. La nostra filosofia amministrativa è l’essere “dipendenti” dei nostri concittadini e non far diventare loro “dipendenti” dalla nostra volontà». Lotta agli sprechi, valorizzazione del personale di polizia municipale, recupero del verde sono i punti principali del suo programma politico elettorale. Di Marco si dice pronto a porre l’attenzione sulla razionalizzazione delle spese e su una valutazione concreta delle disponibilità dell’ente. «Nel momento in cui dovessimo insediarci al Comune – ha detto – faremo una verifica circostanziata, magari anche avvalendoci di tecnici, per sapere realmente quale è lo stato dell’ente soprattutto in ordine a tutti quei crediti che diventano inesigibili. Da ciò deriva una scelta netta sugli sprechi, comprese le manifestazioni pseudo culturali che non lasciano niente sul territorio». Altro punto, la sicurezza che dovrà partire da una «motivazione dei dipendenti della polizia municipale». Nel programma c’è spazio anche per il recupero di tutti i parchi, «un patrimonio di verde che nel corso degli anni si è consolidato e che attualmente è fruito poco e male».
Claudio Di Paola