“Gli interventi del primo cittadino alle giornate dedicate al libro sono stati puntuali e veri. Carmine Esposito ha saputo, con molta sincerità, inquadrare il suo rapporto con la città e con quella parte che vuole dire e dare qualcosa alla collettività, senza tacere i momenti difficili, anzi parlandone con estrema chiarezza e semplicità “politica”. Nei passaggi in cui ha fatto riferimento al suo porsi in dialogo e conoscenza con le realtà locali, nella puntuale analisi della lunga crisi dei valori e della potenza della cultura, dell’arte e della lettura, nel dare ai giovani speranza, ha fatto evincere la “grazia di stato” che è propria di un Sindaco di tutti”.
E’ uno dei tanti commenti cittadini ai quattro eventi (presentazione della nuova rivista “glianastasiani.it”, del libro “UNA STORIA DI LUCE” dedicato alla Beata Chiara Luce Badano, la fiera del libro in piazza IV Novembre e, ieri sera, il libro di Menna ) che hanno caratterizzato la Giornata Mondialedel Libro, conclusasi in sala consiliare con il sindaco, Carmine Esposito, le giornaliste Daniela Spadaro e Mary Liguori (partner dell’evento con Il Mediterraneo, la testata che dirige) e l’associazione musicale e culturale Pmc, presieduta da Marianna Porritiello, per accogliere il giornalista, scrittore, blogger e autore Antonio Menna e presentare il suo libro “Se Steve Jobs fosse nato a Napoli“.
“E’ fuor di dubbio che leggere è importante ed ancora di più, nel nostro attuale contesto sociale, lo è favorire una rivoluzione culturale che dia speranza ai nostri giovani, vera arte e vera cultura che possono cambiare un paese, ponendosi come modello alternativo ai modelli meno edificanti. In questi anni di governo – ha affermato il sindaco – ho conosciuto tante realtà, tante associazioni che sono veramente attive sul territorio e l’amministrazione ed io, puntando sull’arte, sulla cultura, sulla biblioteca, sui valori, siamo stati e saremo sempre al loro fianco per sostenerle e incoraggiarle”.
La presentazione di Menna, oltre che parlare del libro, è stata una naturale prosecuzione delle analisi di quattro giorni sul nostro territorio e sulle difficoltà che i giovani riscontrano a credere nel futuro, ma anche la valorizzazione del loro impegno nel sociale.
La narrativa “spicciola” e scorrevole del libro di Menna dice quello che anche tanti giovani anastasiani dicono: “mettiamoci insieme per maturare una grande idea e crearci un futuro. Tu fai questo, io faccio quello e insieme scassiamo, scassiamo tutto”. Salvo poi trovarsi di fronte al ‘chi to ffa fa’, alla burocrazia, ai prestiti bancari, agli sconosciuti percorsi per ottenere fondi UE, fondi regionali, oneri di partita Iva, INPS, IRAP, IRPEF, minacce della Camorra e ritardi nella giustizia dell’antiracket.
“Penso che abbiamo celebrato un nuovo talento, che scrive di Napoli in maniera intrigante, toccando temi seri, ma arriva al lettore in maniera leggera. C’è stata una bella partecipazione del pubblico che ha riempito la sala, l’interesse è stato molto sincero – afferma Antonio Spadaro, attore – da parte di tutti, anche nei confronti di tematiche scabrose e difficili, di giovani che fanno fatica a costruirsi un futuro, che vedono sempre le ali tarpate dei propri sogni. Il Sindaco ha visto giusto nell’investire sulla cultura. A me che vivo a Roma, sembra un sindaco veramente interessato al posto che amministra; accade sempre di rado, ma se il sindaco davvero investe sui giovani, sulla cultura come stimolo e volano per una crescita, le intenzioni sono ottime. Si tratta di scommettere su chi governa per verificare se davvero c’è un coinvolgimento personale e non sono solo parole dette per circostanze. Sono fiducioso, mi sembra che il sindaco farà quello che ha detto”.
A leggere alcuni brani tratti dal libro è stato, infatti, l’attore Antonio Spadaro, mentre un tocco di “classe” è venuto dai cantanti della Pmc Music Recording Studio che hanno concluso la serata ela Giornatadel Libro.