Spacciavano droga nelle scuole della penisola sorrentina, gang di giovanissimi sgominata dalla polizia. Gli agenti del commissariato di Sorrento hanno eseguito, su ordinanza emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata, cinque ordinanze ai domiciliari e tre in carcere, ai danni di ragazzi di età compresa fra i 18 e i 20 anni. Si tratta di giovani insospettabili, residenti nei comuni di Castellammare, Vico Equense, Piano di Sorrento e Sant’Agnello. In manette sono finiti Marco Clinco, 18 anni, e Gaetano Russo (anch’egli 18enne), entrambi rinchiusi nel carcere napoletano di Poggioreale. L’ordinanza di custodia cautelare è stata consegnata anche a Giuseppe Donnarumma (20 anni, stabiese), già detenuto per reati legati ad un altro procedimento. Agli arresti domiciliari sono invece finiti Marco Cappiello (19 anni), Luca Circiello (20), Giuseppe Celentano (20), Dario Savarese (18 anni) e Giuseppe Zona (18). A carico di D.M.F. invece, di 22 anni, è stata applicata soltanto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione. Le indagini effettuate dalla squadra anticrimine sorrentina hanno consentito di sgominare, anche attraverso intercettazioni telefoniche e pedinamenti, un intenso traffico di stupefacenti gestito da giovani incensurati. Come le indagini hanno permesso di ricostruire, la gang spacciava dentro e fuori alcuni noti istituti scolastici di Sorrento e Piano di Sorrento. L’attività investigativa ha confermato i sospetti che gli agenti avevano in merito alla diffusione del fenomeno. La polizia infatti era sicura che la distribuzione delle sostanze stupefacenti nelle scuole non avesse carattere occasionale, ma fosse ben radicata sul territorio. Tra gli assuntori anche alcuni minori che gli agenti hanno segnalato alle autorità amministrative. I giovani arrestati erano tutti incensurati tranne uno, il 20enne Giuseppe Donnarumma, già detenuto per altri reati. Secondo quanto emerso dalle indagini, la gang di giovani spacciatori riforniva di marijuana e cocaina in particolare gli studenti di un istituto superiore di Sorrento. L’attività però si estendeva anche in altri comuni e, in particolare, a Piano di Sorrento. Una vera e propria emergenza sociale, secondo il pm Francesca Sorvillo, soprattutto per gli ambienti nei quali ormai da mesi circolavano le dosi di droga. Adesso il compito degli inquirenti è scoprire i canali che rifornivano la droga ai giovani spacciatori. Tra le ipotesi, c’è quella che porta dritto a Castellammare e Torre Annunziata. In pratica, i componenti della gang si rifornivano di droga da alcuni pregiudicati stabiesi e oplontini (cocaina e marijuana in particolare) per venderla poi all’uscita delle scuole sorrentine. In questo aspetto determinante potrebbe essere la figura di Donnarumma, volto già noto alle forze dell’ordine e originario di Castellammare.