L’affresco che raffigura la Madonna in trono con Bambino del santuario di Pontecitra a Marigliano è a rischio a causa dell’usura del tempo e l’umidità. Il dipinto, ritenuto miracoloso dai fedeli, secondo gli esperti risale al XIII secolo. I restauratori che si sono fatti avanti fino ad ora sono una decina e tutti offrirebbero gratuitamente il loro servizio. L’interessamento da parte dei professionisti campani deriva dall’attaccamento con cui i credenti di Marigliano ed il culto della Madonna. Tra tutti, spicca l’interessamento di Briano Pomata, che con una lettera ha invitato la Curia e la Soprintendenza di Palazzo Reale, ha dato la propria disponibilità ad eseguire i lavori chiedendo solo un rimborso per i materiali. Interessante il suo interessamento, anche perché è d’accordo con i fedeli che chiedono che i lavori siano eseguiti in loco, senza rimuovere l’affresco: “Hanno ragione i fedeli, l’affresco può essere restaurato evitandone il traumatico distacco. Basta con gli sfregi al patrimonio artistico nolano”. Già il dirigente della soprintendenza per i beni architettonici, Stefano Ghizzi, il 19 marzo scorso aveva auspicato l’arrivo di nuovi progetti che prevedessero la deumidificazione della parete, dopo aver bocciato quello del museo diocesano che prevede il distacco della pittura.
Contrarie invece sono le suore domenicane di Santa Maria dell’Arco che, in accordo con la Diocesi di Nola, sostengono la necessità di spostare momentaneamente l’affresco. La direttrice del museo diocesano, Antonia Solpietro resta convinta del suo progetto: “Chiederemo al funzionario responsabile di zona un tempestivo sopralluogo congiunto per valutare la soluzione più adeguata per la conservazione del pregevole affresco”. La direttrice critica anche l’idea di deumidificare la chiesa, o almeno la parete: “La bonifica della chiesa dall’umidità non è cosa di poco conto, anche in termini economici: pensare poi a bonificare la sola parete dell’affresco non mi sembra risolva il problema”.
Soddisfatti delle nuove proposte e del sostegno della soprintendenza i comitati cittadini che da tempo raccolgono fondi per il restauro e la deumidificazione: “Continueremo ad essere presenti e sempre vigili, a costo di rivolgerci alla Procura”.
Anna Bottone