2155, questo il numero che accompagna l’approvazione del Puc di Volla

2155. Con questo numero su un documento sottoscritto dal presidente della Provincia, Luigi Cesaro, è ritornato a Volla nella serata di ieri il sindaco Salvatore Ricci. E’ con questo numero che lo stesso Ricci ipoteca definitivamente l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale dopo un anno e mezzo di impasse, più o meno colpevole, causato dagli uffici e dai vertici provinciali.

2155 è il numero riconosciuto dai tecnici provinciali, e sottoscritto appunto dal presidente Cesaro, delle unità abitative che Volla potrà sviluppare con l’arrivo e la ratifica del nuovo Puc che dopo il passaggio di ieri pomeriggio non può che essere già per buona parte in fase di ritorno nella cittadina vesuviana per la definitiva approvazione in consiglio comunale.

Il verbale presentato da Salvatore Ricci, candidato per una riconferma alla guida della sua città, è inequivocabile. Fatti i dovuti conti e rivisti quelli precedentemente sviluppati, la Provincia di Napoli riconosce ufficialmente di aver finora bloccato l’economia e lo sviluppo di Volla ed ammette che i numeri del piano redatto per l’amministrazione dall’ing. Ferruccio Ferrigni era molto vicini alla verità.

“Questo documento – ha affermato Ricci – fa sì che il prossimo sindaco di Volla non dovrà fare altro che andare in Provincia a ritirare il Puc approvato. Grandi vittorie politiche hanno accompagnato questi anni di lotta per la giustizia e questo documento, oggi, certifica che a vincere al fianco di quanti si sono battuti per il Puc di Volla, è l’intera città che nel giro ormai di poche settimane vedrà il nuovo strumento urbanistico essere da volano per una giusta ed attesa svolta, economica e sociale”. La soddisfazione di Salvatore Ricci è doppia a fronte di quanti, troppi, forse non credevano più possibile l’approvazione del documento ormai arenatosi in Provincia, e di quegli avversari politici che in maniera faziosa e scorretta hanno parlato di cementificazione selvaggia, di Puc da ridimensionare di poca trasparenza. “Oggi, senza forzature  politiche, nè partitiche – ha aggiunto Ricci – portiamo a caso un successo decretatoci dai tecnici e dai politici provinciali. Il nostro progetto era ed è più che valido e ben dimensionato ed il verbale di seduta di conferenza che oggi ho riportato a Volla lo certifica e garantisce. Solo oggi, dopo esser partiti da poche centinaia di unità abitative, la Provincia si accorge a sbagliare i conti o a farli proprio male non erano i tecnici e gli ingegneri vollesi ma quelli di Palazzo Matteotti”.

In effetti la stima di 2155 unità abitative per la crescita della città vesuviana fatta oggi è molto simile a quella di circa 2400 presentata da tempo nel piano vollese da Ferrigni, peccato che in tanto tempo a pagarne le spese siano stati proprio i cittadini di Volla. Da sottolineare intanto che, a fronte anche delle richieste del dirigente provinciale Giacomo Ariete, lo stesso è stato esonerato dall’incarico di valutare il piano urbanistico vollese e sostituito da un team di tecnici che già dal 2 maggio sarà a lavoro per chiudere nel più breve tempo possibile l’iter del Puc.

Intanto la coalizione di centrodestra che appoggia Ricci ha appreso con entusiasmo la notizia ed aspetta i presidente Cesaro a Volla per riconfermare personalmente quanto controfirmato nel documento provinciale. Un’altra freccia all’arco di Ricci in una campagna elettorale serrata e senza esclusione di colpi come quella che è in atto nella cittadina alle porte di Napoli.

Gennaro Cirillo

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