«A noi di Futuro e Libertà per l’Italia non piace parlare di quello che fanno gli altri candidati, preferiamo esporre i nostri programmi e le nostre iniziative ma stavolta la misura è davvero colma». Così gli organi dirigenziali del partito di Fini ad Acerra commentano le parole del candidato a sindaco del centrodestra che giovedì, durante un incontro pubblico, ha preso pubblicamente le difese di Titina Verona, ex sindaco di Acerra e candidata nel centrosinistra. «L’inciucio non è riuscito bene ma è venuto fuori quello che noi credevamo da tempo: il candidato del centrodestra si è mostrato un uomo che con il centrodestra non ha nulla a che fare, che si è riciclato nel Pdl dopo essere stato anche vicesindaco di centrosinistra, lo ha detto lui stesso che apprezza il Pd, che vorrebbe Titina Verone addirittura come suo assessore. Ci chiediamo cosa ne pensino i suoi elettori. L’inciucio non si è completato totalmente, non tanto perché il candidato ha detto anche che non sa se glielo faranno fare, riferendosi alla nomina della Verone, ma perché lui non riuscirà mai a vincere le elezioni. Alle prossime elezioni di Acerra prevarrà un altro modo di fare politica, di risolvere i problemi della città, vincerà senza ombra di dubbio il nostro programma. Però noi appassionati della politica e pronti ad ogni battaglia assistendo a quella scena ci siamo chiesti: chi dovrebbe decidere davvero gli assessori per l’improbabile sindaco di centrodestra? Perché il candidato a sindaco non sa se potrà farlo? Chi lo dovrebbe fare davvero? E quali ragioni spingono il candidato a sindaco a chiedere ad un ex sindaco, candidato con il centrosinistra, di essere nella sua squadra? Domande che forse non troveranno risposta ma che lasciano il tempo che trovano. Un tempo di confusione e poca chiarezza nelle altre coalizioni, dove non si teme di cadere nel ridicolo pur di “strappare” un applauso durante un incontro pubblico. Meglio tornare a parlare un linguaggio di chiarezza, come ha fatto nello stesso dibattito il nostro candidato a sindaco Raffaele Lettieri che sul tema della scuola giovedì ha detto finalmente parole di verità, chiarendo come stanno davvero le cose ai genitori degli alunni del Primo circolo didattico e delle altre scuole, ai professori e ai dirigenti scolastici».