Tragedia a Napoli, portinaio 56enne si toglie la vita: licenziato, rischiava lo sfratto

Aveva ricevuto un anno fa una lettera di licenziamento, ed entro settembre avrebbe dovuto lasciare l’appartamento dove abitava al corso Garibaldi a Napoli. Sono probabilmente questi i motivi che hanno spinto un portinaio Giuseppe Caccavale,  il prossimo luglio avrebbe compiuto 57 anni, che prestava servizio in un edificio situato a corso Garibaldi, appunto, a togliersi la vita impiccandosi all’interno della propria abitazione. Secondo un primo esame del cadavere, la sua morte risalirebbe a sabato scorso.

Il contenzioso tra il 56enne e i suoi datori di lavoro era in atto da tempo sino a quando la proprietà dello stabile era passata nelle mani di una agenzia immobiliare che giorni fa aveva fatto un sopralluogo nell’appartamento del Caccavale, probabilmente, per metterlo in vendita, facendogli forse presagire un anticipo del suo allontanamento. E’ probabile che anche questo abbia inciso sulla sua decisione. La polizia sta svolgendo indagini per cercare di fare chiarezza su questo gravissimo episodio. Il portinaio era separato, viveva da solo, i due figli vivono con l’ex moglie lontani da Napoli. La vita di Giuseppe Caccavale era stata inoltre segnata dalla recente perdita dell’anziana madre alla quale era molto legato.

Probabilmente un contributo alle indagini potrà darlo il fratello dell’uomo già rintracciato dagli investigatori.

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