Scavi di Pompei: 1° maggio da record, “ma servono 300 assunzioni”

«Quella del 1° maggio 2012 è stata una giornata di fuoco, abbastanza prevedibile, per 55 custodi impegnati in un tour de force per garantire la salvaguardia dei 66 ettari di area archeologica, dovendo fronteggiare un’affluenza di 20.235 visitatori che, approfittando della bella giornata, hanno deciso di riscoprire uno dei luoghi d’arte tra i più importanti al mondo: gli scavi di Pompei».

Ad affermarlo è Antonio Pepe, Segretario della CISL di Pompei, che aggiunge: «I soldi agli Scavi ci sono, e con una gestione diretta e responsabile potrebbero esserci nuove assunzioni in breve tempo».

I numeri parlano chiaro. Complessivamente per quest’apertura straordinaria del 1° maggio 2012 hanno lavorato 110 custodi volontari, riuscendo ad assicurare l’apertura di 35 domus in aggiunta alle 26 zone ordinariamente aperte al pubblico e a garantire la sicurezza dei visitatori nell’affollatissima area archeologica.

«Quello dell’apertura straordinaria del 1° maggio – spiega Pepe – è stato un accordo importante che non ha reso vano l’impegno delle Organizzazioni Sindacali, in particolare della CISL di Pompei, che ha voluto fortemente un numero di custodi quantomeno congruo a garantire l’apertura di quasi tutte le domus agibili, perché fin quando non si risolverà il problema della carenza di personale di vigilanza, tutte le domus, benché restaurate, rischiano di continuare a rimanere scandalosamente chiuse al pubblico. È indubbio che il patrimonio culturale, storico e archeologico degli Scavi di Pompei rivesta il ruolo di “officina” per lo sviluppo di tutto il settore imprenditoriale turistico/commerciale ai vari livelli sul territorio vesuviano, proiettato nel mercato globale e per il miglioramento della qualità della vita dei residenti».

Gli Scavi archeologici di Pompei, inoltre, con un incasso costante annuo di oltre 22 milioni di euro oltre l’indotto, e dei circa 3 milioni di turisti l’anno, sono da ritenere tra i più grandi giacimenti culturali, economici e occupazionali presenti in Italia.

«In definitiva – è il pensiero del Segretario della CISL di Pompei – visto il gran numero di turisti che quotidianamente visitano gli Scavi, a Pompei i soldi ci sono e se utilizzati in modo corretto e intelligente si potrebbero assumere nuovi lavoratori, fino a 300 persone contro le attuali 184 unità in servizio, senza far fronte ai fondi di Stato, tra custodi e operai, al fine di consentire sia la riapertura di tutte le Domus agibili chiuse al pubblico, sia la manutenzione quotidiana onde evitare quei crolli radicali che portano alla rovina e alla scomparsa affreschi, mosaici e colonne ordinaria uniche al mondo. Basterebbe avere una piena autonomia gestionale e un Manager capace di gestire gli incassi in maniera intelligente, altrimenti si rischia di sperperare anche questi 105milioni di euro del grande progetto Pompei. Noi come Sindacato siamo contro posizioni di vittimismo e continueremo a batterci per promuovere la realizzazione di un programma funzionale per il personale ed efficace alle esigenze dell’utenza. Il nostro obiettivo – conclude Antonio Pepe – è e rimane quello di concordare un piano di tutela, valorizzazione e messa a reddito del patrimonio archeologico pompeiano».

Statistica visitatori 1° Maggio 2012

 SITI ARCHEOLOGICI

Gratuiti

Paganti

Totale visitatori

Unità in servizio per turno

Rapporto custode/visitatori

POMPEI

3.641

16.594

20.235

55

1 x 368

ERCOLANO

796

2.507

3.303

14

1 x 260

OPLONTI

187

262

449

6

1 x 75

BOSCOREALE

15

60

75

6

1 x 13

STABIA

?

?

?

12

1 x ?

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