Bologna-Napoli, penultima giornata di campionato, sarà diretta da Bergonzi. Gli assistenti saranno Barbirati e Maggiani. Quarto uomo De Marco.
Ecco la scheda:
Appartiene alla sezione di Genova della CAN A-B dalla stagione 2003-2004. La promozione nella massima categoria arbitrale arriva dopo una militanza di tre anni nella C.A.N. C, nell’ambito della quale ottiene 43 presenze nel campionato di Serie C1 prima di ricevere il benestare definitivo dall’allora designatore Maurizio Mattei. Il 7 dicembre 2003 ha diretto la prima partita in Serie A,Lecce-Parma 1-2. Ha diretto 101 partite in Serie A (dati aggiornati a fine 2011)[1][2] e 93 in B. Nella stagione 2005-2006 ha arbitrato lo spareggio salvezza tra Skenderbeu e Teuta per il Campionato Albanese.
Nel gennaio 2009 viene nominato arbitro internazionale e nel giugno dello stesso anno viene selezionato come rappresentante dell’AIA per dirigere ai Giochi del Mediterraneo. Riceve la sua prima designazione dall’UEFA nel luglio 2009, quando è chiamato a dirigere la partita d’andata del secondo turno preliminare di Europa League tra Sturm Graz e NK Široki Brijeg.
Fa il suo esordio da internazionale nel campo delle nazionali maggiori il 3 marzo 2010, dirigendo un’amichevole tra Malta e Finlandia. Il 20 agosto 2010 è stato designato per dirigere la finale di Supercoppa Italiana tra Roma ed Inter. Il 3 luglio 2010, con la scissione della C.A.N. A-B in C.A.N. A e C.A.N. B, viene inserito nell’organico della C.A.N. A.
I fatti legati a Napoli-Juventus
Bergonzi fu l’arbitro della gara Napoli-Juventus nella stagione 2007/2008, portandosi dietro numerose polemiche. In quella gara, sul risultato di 1-1 Bergonzi fischiò due calci di rigore alNapoli [3] e Zalayeta inizialmente venne squalificato dal giudice sportivo per due giornate. Successivamente la Corte di Giustizia federale annullò la squalifica di due giornate, riducendola ad una e individuando, grazie a nuove immagini acquisite da una emittente locale, una spinta di Legrottaglie ai danni di Zalayeta.[4] La partita si concluse con il risultato di 3-1 per ipartenopei. Bergonzi non arbitrò in Serie A per due mesi e mezzo, e da quella partita non ritrovò più la Juventus fino al 19 settembre 2010 nel match Udinese-Juventus.
Il giallo di Udinese-Lazio
Il 29 aprile 2012 si gioca la 35^ giornata del campionato di Serie A e per la gara tra Udinese e Lazio vengono designati Bergonzi, Di Liberatore-Tonolini e Giannoccaro. Dopo la segnalazione dei quattro minuti di recupero, a circa dieci secondi dal termine e sul punteggio di 1-0 per i friulani, dalla tribuna centrale dello stadio “Friuli” veniva emesso un triplice fischio udito in maniera evidente dai biancocelesti e da qualche giocatore bianconero (si vede l’esultanza di alcuni di essi).
Da parte sua Bergonzi fa cenno che il fischio non proveniva dal suo fischietto lasciando continuare l’azione; in questo caso il regolamento del calcio italiano, articolo 5 pag. 52, afferma “Se uno spettatore emette un fischio e l’arbitro considera che tale fischio abbia interferito col gioco (ad esempio, inducendo un calciatore a raccogliere il pallone con le mani presumendo che il gioco sia stato interrotto), l’arbitro interromperà il gioco e lo riprenderà con una propria rimessa dal punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto”. Evidentemente quindi, in un primo momento, l’arbitro ha ritenuto il fischio non influente. Tuttavia, vista la conclusione dell’azione, l’arbitro commette un errore piuttosto grave.
L’azione termina con il friulano Roberto Pereyra che segna a porta vuota poiché Federico Marchetti, portiere laziale, si trovava steso a terra in segno di sconforto per la maturata sconfitta. Il gol del 2-0 viene inizialmente annullato da Bergonzi e poi successivamente convalidato. Nella rissa finale viene espulso Andrè Dias e ammonito Lionel Scaloni mentre Marchetti il quale in un momento di grande foga spitona vistosamente l’arbitro facendolo barcollare, viene squalificato per 4 giornate.