Guidati ora da Roberta ora da Gaetano ora da Daniela e da altri accompagnatori i turisti si potranno imbattere nel bel mezzo della piazza in voci d’altri tempi che narrano una storia…«era una bellissima giornata di primavera, seduti ad un tavolino sul marciapiede di via Toledo, all’angolo con via Tarsia, in piazza Dante, proprio di fronte al Convitto Vittorio Emanuele, due uomini con l’aureola, uno che ascolta e l’altro che recita, davanti a due tazzine di caffè fumante, Benedetto Croce, girava gli occhi attorno, mentre Salvatore Di Giacomo leggeva “Lassammo fa a Dio?”. Croce ebbe l’impressione che il poeta improvvisasse: « ‘O Padre Eterno vutaie ll’uocchie attuorno, scanzaie ‘nu tramme, se mettette ‘a lente, e proprio come un semprice mortale, dice: – Sai caro, ma l’è mica male questa vostra città! Mi fa piacere assai di rivederla… Erano ‘e ddiece e mmeza E ‘a iurnata era bela. A mille a mille Passiàvano ‘a ggente Pe’ mmiez a strada e ‘ncopp e marciapiede; e vedive mmiscate femmene, uommene, grosse e piccerille, nutricce, serve, prièvete e surdate… A questo punto si vedono scendere tanti angiulille cu ‘nu lenzuolo immenso e ‘nce facettene saglì a tutte quante ‘e puverielle e se li portarono in cielo».
Lasciamo le voci del passato che raccontano mille e altre storie di cui la napoletanità è impregnata e che si rincorrono vicolo per vicolo e ritorniamo alla “voce” della nostra guida che ci porta per mano lungo l’itinerario “La via delle muse”, alla scoperta dei tesori di cui Napoli è ricca. Eccoci sotto l’arco di Port’Alba, decorato nel ‘600 da Mattia Preti, attraverso la via dei librai con edifici che risalgono al Settecento, per proseguire poi per Piazza Bellini, con le mura greche impregnate di storia, punto focale da cui si diramano tre vie centrali per l’arte partenopea: via San Sebastiano, la storica via delle botteghe di strumenti musicali; via San Pietro a Majella, dove ha sede il famoso Conservatorio, frutto dell’unione di quattro precedenti istituti musicali e testimonianza a tutt’oggi del grande interesse di Napoli verso la cultura musicale e via Costantinopoli, nota come la via degli antiquari. Quest’ultima strada ospita dal 1864 l’Accademia di Belle Arti, l’ateneo di alta formazione per le arti visive, che propone dal canto suo anche visite guidate all’interno del palazzo come eventi di musica, in collaborazione con il Conservatorio e performance di danza, in collegamento con le altre manifestazioni di ballo contemporaneo che si terranno all’interno della Galleria Principe di Napoli. Alle iniziative domenicali l’Accademia aggiunge, per sabato 19, dalle ore 19.00 fino alle 23.00, l’ apertura straordinaria del Palazzo per “La Notte dei Musei”, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali che apre anche un altro gioiello, Palazzo Reale. Per sabato 19, alle ore 21, il Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia, l’arch. Stefano Gizzi, ha organizzato nel Teatro di Corte del Palazzo Reale, che fa parte dell’appartamento storico, diretto dalla dott.ssa Gina Carla Ascione, un concerto di Sylvano Bussotti nell’occasione del suo ottantesimo compleanno. A promuoverlo è l’Accademia Musicale Napoletana, presieduta da Massimo Fargnoli. «Questa XVIII edizione – ha detto l’Assessore alla Cultura e al Turismo, Antonella Di Nocera – sarà caratterizzata dalla collaborazione con le realtà museali e monumentali del territorio e contraddistingueranno l’evento non solo i classici percorsi nei Decumani ma saranno proposti itinerari anche in altri quartieri per disegnare un cuore turistico più esteso della città».
C’è molta voglia di fare in Assessorato, con le poche risorse disponibili. «C’è voluto un grande sforzo di tutti per realizzare questo evento e già stiamo pensando all’estate…» ha detto il capo staff dell’Assessore di Nocera, Maria Luisa Vacca che con entusiasmo ha coordianato due conferenze di servizi per avere la collaborazione di tutti gli enti preposti dalla pulizia ai trasporti.
Quest’anno anche per i disabili sarà possibile partecipare ad un itinerario studiato appositamente per loro, proposto dall’Associazione di volontariato “Peepul” dalla parte dei disabili (info@peepul.it), presieduta da Ileana Esposito Lepre.
È proprio grazie alle occasioni offerte dal Maggio dei Monumenti noi napoletani, che giornalmente siamo a districarci tra i numerosi problemi di Napoli, possiamo finalmente vedere la città con occhi diversi alla scoperta del nostro patrimonio artistico e storico comprendendo così la differenza tra vedere e osservare. Meditate gente, meditate…
Vera De Luca