Alla Tendostruttura del “Severi” va già in scena l’ultimo atto della stagione sportiva della Nuova Polisportiva Stabia: gara 3 è fatale alla compagine di Giovanni Monda, che viene sconfitta dall’Al Delfino Mugnano di coach Olivo, che, dopo la vittoria di giovedì in gara 2, completa l’impresa aggiudicandosi un match al cardiopalma, segnato dalle mille polemiche, alimentate dai due direttori di gara. Un avvio shock rende subito la vita difficile ai padroni di casa, che devono subire un pesante parziale di 0-9 prima di riscaldare i motori: quando il quintetto di Monda decide finalmente di reagire, gli ospiti non riescono a trovare la via del canestro per qualche minuto. Nessuno dei due quintetti, tuttavia, mostra una particolare superiorità, come mostra il risultato di perfetta parità (14-14) con cui si chiude la prima frazione. E’ dal secondo quarto in poi che le decisioni iniziano ad irritare il pubblico di casa: alla prima parola Monda viene castigato con un tecnico, provvedimento esagerato di fronte alla timida richiesta dell’allenatore stabiese di un fallo (netto) su Campanile. Mugnano prova allora a giocare sulla scia dei nervi tesi dei locali, ma non riesce mai ad allungare in modo decisivo, nonostante le prodezze del solito Fiore; Stabia appannato anche per la serata-no di un giocatore importante come Campanile, stranamente impreciso e confuso. La Nuova Polisportiva trova il primo vantaggio della partita con tripla di Salvatore, ma
all’intervallo lungo torna sotto, seppur di sole due lunghezze (27-29).
Clima infuocato anche dopo il riposo: si ricomincia con il duo arbitrale ancora protagonista (banali infrazioni di passi, di Ariante in primis, non sanzionate, oltre a innumerevoli falli su Campanile non fischiati). I ragazzi di Monda sono bravi a non perdere la testa, ma non riescono ad esprimere il gioco che tanto ha entusiasmato i tifosi gialloblu in questi mesi. L’Al Delfino prova l’allungo con l’ottimo Palma, prima di trovare una tripla di Cusitore scagliata sulla sirena e che porta la situazione sul 45-50. La battaglia di nervi prosegue negli ultimi 10 minuti: i due quintetti, decisamente fallosi, raggiungono praticamente subito il bonus; sugli scudi, in questa fase del match per gli ospiti Palma e Fiore (ancora una volta top scorer con 21 punti a fine gara). L’Al Delfino va sul +4 quando mancano meno di due minuti. Lo Stabia vede
l’incubo dell’eliminazione, ma riesce a trovare caparbiamente le forze per lasciare in discussione la posta in palio. Gaudino accorcia, Olivieri trova la soluzione per spaccare la zona di Mugnano con una bella penetrazione, condita
da fallo e canestro: Marano convalida, poi annulla la prodezza del play stabiese, che dalla lunetta sente il peso eccessivo della palla, fallendo così il possibile pareggio. Negli ultimi scampoli ci provano Somma e Petrocelli, ma il 66-68 non cambia. A fine gara c’è solo spazio per la gioia di Mugnano, per le lacrime dei giocatori stabiesi e per le polemiche per una direzione tutt’altro che all’altezza. Con questa sconfitta la Nuova Polisportiva Stabia saluta i playoff e il sogno C1, ma coach Monda, nonostante la vistosa amarezza, non se la sente di buttare via una stagione comunque positivissima: “E’ ovvio che non ci aspettavamo di abbandonare così presto i playoff. Mi sento deluso e so che lo sono anche i ragazzi perché per come si erano messe le cose tutti eravamo ambiziosi. C’è tanta rabbia ed giusto fare considerazioni su queste tre partite, ma è anche giusto fare un’analisi a trecentosessanta gradi, e quindi valutare positivamente una stagione disputata ad alto livello”.
N.P. STABIA – AL DELFINO MUGNANO 68-66 (Parziali: 14-14; 27-29; 45-50)
N.P. STABIA: Salvatore 14, Campanile 4, Filippi 12, Somma 9, Gaudino 8, Olivieri 13, Petrocelli 5, Tsvetanov ne, Marino ne, Romano 1, Donnarumma ne, Federico. Coach: Monda
AL DELFINO MUGNANO: Fiore 21, Izzo 2, Pascarelli 2, Ariante 6, Tavassi, Mele 8, Palma 16, Cusitore 10, Biondi 3, Avolio ne. Coach: Olivo