Al Social World Film Festival di Vico Equense: Fortapàsc, un film per ricordare Giancarlo Siani

Nell’ambito delle iniziative promosse dalla seconda edizione del “Social World Film Festival”, martedì 8 maggio dalle ore 9.00 alle 13.00, nella Sala Ambra dell’Hotel Oriente, sarà presentato: “Social in the School”. “Il mondo della scuola – spiega il direttore artistico del festival internazionale del cinema sociale, Giuseppe Alessio Nuzzo – ha il compito di promuovere il processo di apprendimento e maturazione delle giovani generazioni attraverso l’interesse e il coinvolgimento emotivo. In tale contesto si colloca questo progetto, che avvicina i giovani ai temi sociali con la visione di film brevi, che non annoiano, grazie all’utilizzo di linguaggi e stili divertenti. In sei istituti scolastici superiori della provincia di Napoli, sono stati proiettati tre cortometraggi, selezionati da un’apposita commissione. Cinquemila gli studenti coinvolti, la giuria più numerosa al mondo – continua il direttore artistico – che con schede e urne hanno decretato il vincitore, che sarà premiato l’8 maggio. Alla presentazione interverranno i coordinatori del progetto: Gelsomina Tagliamonte e Claudia Perillo.” Al termine, fuori concorso, sarà proiettato il film “Fortapàsc” di Marco Risi. La pellicola racconta gli ultimi quattro mesi di vita del cronista napoletano ucciso dalla camorra nella serata del 23 settembre 1985, a Napoli, a bordo della sua Citroen Mehari, a soli 26 anni. Giancarlo Siani lavorava come corrispondente in attesa di contratto per Il Mattino a Torre Annunziata e si occupava di cronaca nera. Al dibattito parteciperanno gli attori Gianfelice Imparato e Ernesto Mahieux. Il film, che si apre con la voce narrante di Giancarlo pochi minuti prima di essere ucciso, descrive l’impegno e la meticolosità con cui Siani svolgeva il suo lavoro e l’atmosfera in cui maturò la sua uccisione. Il titolo prende spunto dalla napoletanizzazione di Fort Apache, che il giornalista utilizzò in un suo articolo su una strage di Camorra a Torre Annunziata per descrivere i giochi di potere e l’atmosfera da western che si respirava. “Giancarlo Siani – sottolinea il Sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque – ha pagato con la vita la sua voglia di raccontare la verità. Il suo sacrificio, però, non è stato vano, perché è diventato un simbolo positivo per noi adulti e, soprattutto, per tanti adolescenti che nemmeno l’hanno conosciuto.” Alle 18.00, sempre tra le proposte programmate dal Festival, nella sala consiliare del Comune di Vico Equense, sarà inaugurata la mostra di opere grafiche, pittoriche, ceramiche e plastiche di giovani autori nazionali dal tema “L’incubo delle Mafie” con il curatore e critico d’arte Carlo Roberto Sciascia. “L’esposizione – conclude Giuseppe Alessio Nuzzo – ha come obiettivo quello di spronare i giovani all’espressione artistica e creativa con qualsiasi mezzo e tecnica. Oltre ad essere, un modo innovativo per avvicinarli al mondo professionale e del lavoro.”

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