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L’on. Paolo Russo e il ’triangolo della morte’

Non ho ben compreso il rinnovato interessamento dell’On. Paolo Russo per il cosidetto ’Triangolo della Morte’, cioè l’area triangolare compresa tra Nola- Acerra e Marigliano, dove la mortalità e l’incidenza per cancro e malformazioni sono in ascesa negli ultimi anni.

Ricordo che nel 2004, quando il mio amico e collega ricercatore Alfredo Mazza pubblicò l’omonimo articolo su Lancet Oncology, sollevò un vespaio di polemiche che vennero proprio dalla parte politica di Paolo Russo, che, insieme ai soloni epidemiologi del registro tumori della ex Asl Napoli 4 di Pomigliano D’Arco, non esitò a definire quell’articolo come ’allarmistico’ e ’sconsiderato’.

Oggi, a distanza di otto anni da quella pubblicazione, il lavoro del giovane Mazza viene rivalutato e diventa il best-seller più ricercato da chi aspira ai fondi per nuovi studi epidemiologici o ad appalti per le famigerate e mai viste bonifiche di siti inquinati in Campania., Mi chiedo: come mai siete stati folgorati sulla via di Damasco? Come mai tutto questo interesse per gli studi epidemiologici e quelli sui cromosomi delle donne che abortiscono nel triangolo della morte? La risposta sta nel nuovo arrivo di fondi U.E. che tra poco saranno elargiti a pioggia nelle regioni del Sud Italia, dove massiccia è stata la presenza delle ecomafie e dove tanti sono stati gli sversamenti di rifiuti tossici, tali da richiedere l’intervento a più riprese del governo europeo in merito al rischio salute.

Si parla di un miliardo e mezzo di euro che arriverebbero nelle sei regioni del Sud e quindi anche in Campania. Perciò bisogna preparare il terreno fertile per attecchire i progetti preparati ad hoc, quei progetti che da anni gli ambientalisti stanno richiedendo per intervenire con urgenza e bonificare i circa 5 mila siti di rifiuti tossici sparsi per la regione. E di questi circa 2000 solo tra le province di Napoli e Casrta e di questi circa 400 altamente tossici e pericolosi per la salute pubblica.

C’è sempre una spiegazione per tanto accanimento: articoli scientifici apparsi su noti giornali governativi, che per anni hanno denigrato gli ambientalisti barricataria, quelli di Assocampaniafelix, della rete Vesuviana terzignese, quelli di Chiaiano e Pianura e di Giugliano, per non parlare di Aversa, Capua e Santa Maria Capua Vetere. Cittadini di serie B, ma politici scaltri e pronti a cogliere le occasioni del ’mercato’ dell’emergenza. Avanti tutta con i foindi, c’è n’è per tutti!

GENNARO ESPOSITO FED. ASSOCAMPANIAFELIX

ISDE MEDICI PER L’AMBIENTE CAMPANIA

 

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