Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, per risolvere il problema delle deiezioni canine che imbrattano le strade di Napoli, a partire dal quartiere collinare del Vomero e che generano le giuste e vibrate proteste di residenti e commercianti, propone all’amministrazione comunale di fare installare per le strade della Città wc pubblici per cani, veri e propri vespasiani di ultima generazione, dotati di scarico autopulente. Al riguardo lo stesso Capodanno ha promosso anche un evento su Facebook al link http://www.facebook.com/events/221261684655315/ .
“Le ordinanze sindacali per combattere il fenomeno non bastano anche perché non vi è la possibilità di effettuare controlli così estesi e costanti – afferma Capodanno –. A testimonianza il fatto che a gennaio scorso, su mia sollecitazione, proprio nel quartiere collinare del Vomero era stata istituita un’apposita squadra di vigili urbani per reprimere il fenomeno, comminando le sanzioni già previste dall’ordinanza all’epoca vigente ( http://www.napolitoday.it/blog/vomero/vomero-protesta-contro-le-deizioni-dei-cani-sulle-strade.html )”.
“Ignoro quante contravvenzioni siano state elevate dai vigili urani addetti a questo servizio negli oltre tre mesi decorsi da allora – prosegue Capodanno -. So invece per certo che esso non ha raggiunto gli obiettivi prefissi dal momento che le strade del quartiere Vomero rimangono a tutt’oggi imbrattate dagli escrementi dei cani, con una situazione che, anzi, peggiora di giorno in giorno con l’approssimarsi del periodo estivo”.
“Ritengo anche inattuabili, pure per l’elevato costo, le proposte per la realizzazione di vere e proprie banche dati del dna dei cani, per identificare e sanzionare i padroni dei cani – puntualizza Capodanno -. Così come nel capoluogo partenopeo vedo di difficile attuazione la possibilità di utilizzare le “caninettes”, motociclette –spazzino, dotate di aspiratore, da tempo in funzione invece per pulire i marciapiedi parigini. Reputo peraltro che la soluzione al problema non si possa ottenere unicamente attraverso l’emanazione di una nuova ordinanza come ha fatto la giunta municipale in questi giorni con l’inasprimento delle sanzioni, tanto più alla luce del fatto che non c’è personale addetto a sufficienza per poter effettuare i necessari controlli su un territorio di oltre 117 chilometri quadrati, corrispondente a quello del capoluogo partenopeo”.
“Bisogna altresì prendere atto che molti proprietari di cani manifestano una palese insofferenza nell’andare a passeggio con paletta e sacchetti e nel procedere poi alla rimozione degli escrementi, senza considerare quelli che hanno evidenti difficoltà fisiche che ostacolano l’effettuazione delle necessarie operazioni – continua Capodanno – . Da queste valutazioni nasce la proposta d’installare per le strade partenopee delle vere e proprie toilette destinate ai cani, così come realizzato il mese scorso a Merano, in provincia di Bolzano, promuovendo nel contempo una vasta e capillare campagna d’informazione e di sensibilizzazione dei cittadini”.
“Va al riguardo precisato – sottolinea Capodanno – che il progetto di ricerca “Bobinet”, varato appunto a Merano e che ha portato appunto all’installazione del primo wc pubblico per cani in Italia, è stato al centro di uno studio approfondito durato un anno e mezzo e costato circa 200mila euro con fondi messi a disposizione in parte dalla Provincia. Al centro dello studio anche le difficoltà insite nell’operazione, come quella di convincere il cane a fare i propri bisogni proprio nell’apposito wc, per la qual cosa è stato, tra l’altro, prevista la presenza di specifiche sostanze odorose che servano a stimolare il cane”.
“Un progetto di ricerca molto interessante che ha impegnato diverse professionalità e che andrebbe esaminato più a fondo – conclude Capodanno -. L’amministrazione comunale partenopea, sindaco in testa, farebbe bene a prendere i necessari contatti con l’amministrazione meranese, anche valutando l’opportunità di effettuare un sopralluogo per osservare de visu il funzionamento del primo wc installato, al fine di valutare la possibilità auspicata di trasferire l’esperimento nel capoluogo partenopeo, con l’installazione di toilette pubbliche per cani nelle strade di Napoli, con un primo esperimento proprio nel quartiere Vomero”.