«Non voglio assistere a casi di suicidi per debiti anche nel mio paese!». Non ricorre a giri di parole Simona Recupito, presidente del circolo della Giovane Italia di Palma Campania, nell’esprimere, oltre che il proprio disappunto, anche la sua enorme preoccupazione circa l’escalation di suicidi registratasi in Italia dall’inizio dell’anno, il cui comune denominatore, nella gran parte dei casi, è rappresentato dall’impossibilità di far fronte agli impegni economici nei confronti di Equitalia, le cui modalità di riscossione dei tributi, appaiono oltremodo penalizzanti nei confronti di cittadini già sfiancati da una crisi economica senza precedenti. Da qui la richiesta, protocollata al Sindaco della cittadina vesuviana Vincenzo Carbone, attraverso la quale la comunità giovanile del centro destra locale, invocano l’applicazione delle leggi 388/2000 e 106/2011, che prevedono appunto la possibilità per i Comuni di praticare la riscossione diretta dei tributi, risparmiando così i consistenti importi dovuti a Equitalia a titolo di provvigione per il (dis)servizio reso. Ancora una volta, il movimento giovanile guidato da Simona Recupito, prova a mettere l’accento su una problematica particolarmente delicata, avvertita in maniera notevole dalla cittadinanza, sempre più spazientita da certi metodi definiti da qualcuno persino vicini allo strozzinaggio. Venire incontro ad un’esigenza così sentita dalla popolazione, diventa quindi una necessità da parte delle istituzioni, come sottolineato dagli stessi ragazzi della Giovane Italia: «Non possiamo aspettare – spiega il leader del movimento giovanile palmese – che anche a Palma Campania, qualcuno, in preda alla disperazione, si tolga la vita. Occorre intervenire immediatamente, cercando di conciliare le sacrosante esigenze di una completa partecipazione dei cittadini a quell’ineludibile dovere rappresentato dal pagamento delle tasse, con quelle altrettanto sacrosante di quei poveri disperati che, a tale dovere, vengono meno per impossibilità e non certo per frodare lo Stato. Equitalia rappresenta ormai un’autentica mannaia pronta ad abbattersi sul capo soprattutto dei più deboli, con modalità ai limiti del vessatorio. Una situazione del genere non è più accettabile ed ogni amministrazione comunale ha il dovere di tutelare la propria popolazione da qualunque tipo di sopruso. Purtroppo, fin troppo spesso, in passato, la giunta Carbone si è mostrata sorda alle nostre richieste, benché esse fossero finalizzate solo ed esclusivamente all’interesse del paese. Ci auguriamo che stavolta, vista la delicatezza della problematica e i rischi connessi ad un’eventuale atteggiamento lassista, la nostra richiesta venga presa nella giusta considerazione. Prevenire è meglio che curare…».