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Pompei: un manifesto per risollevare la città in ginocchio

Arrivano da Vincenzo Garofalo, coordinatore dei movimenti “Pompei più”, “Pompei futura”, “Pompei cambia”, le proposte per una Pompei che risponda alle difficoltà che la attanagliano. Dal centro commerciale che minaccia i piccoli commercianti alle tasse e le condizioni dei più disagiati che si moltiplicano in una città che potrebbe essere florida come e dovrebbe ignorare la parola disoccupazione date le risorse che ha a disposizione, purtroppo sottoutilizzate. A fronte del pantano in cui si muove la politica cittadina mentre le attività commerciali continuano a chiudere e la crisi dilaga queste le iniziative messe in campo dal giovane politico che saranno affisse a giorni  nelle strade cittadine:

“La difficile situazione dello stato economico che l’Europa, l’Italia e la nostra Città stanno attraversando, impone una presa di coscienza da parte della nostra Amministrazione Comunale e lo studio di un progetto di rilancio occupazionale, commerciale e sociale sfruttando tutte le opportunità che la storia della nostra Pompei può offrire, soprattutto nel settore turistico.

Il nuovo centro commerciale, sorto in nome della riconversione, delle riassunzioni e delle assunzioni tutte da verificare, avrà tragiche ripercussioni, nel breve periodo, su tutto il terziario pompeiano ed è per questo che la nostra Amministrazione Comunale così come ha favorito l’ insediamento de “La Cartiera”, a caro prezzo per il territorio e la vivibilità della Città, ora deve, con lo stesso impegno, progettare il rilancio del commercio pompeiano, pensando anche ad opere strutturali di accoglienza.

Sul fronte dei tributi, poi,  come già da noi proposto un anno fa, si avverte l’esigenza sociale dell’applicazione di un mini condono fiscale, per le famiglie a basso reddito, non proprietarie, sui vecchi crediti del comune, oggi gestiti a caro prezzo da Equitalia. Vorremmo che l’ufficio tributi comunale potesse continuare a lavorare a beneficio dei cittadini bisognosi e delle famiglie in gravi difficoltà, dirottando, magari, qualche spesa di rappresentanza in loro aiuto: Il comune di Roma e la Regione Lazio, ufficialmente, alla fine di quest’ anno interromperanno il rapporto con Equitalia e la riscossione dei tributi  sarà effettuata autonomamente distinguendo gli evasori dalle persone che non riescono ad arrivare a fine mese e che oggi sono uccise dal fisco. 

Per tutto questo, fin d’ora, i rappresentanti dei movimenti politici, che con i propri simboli sottoscrivono con me questo documento, lavoreranno e si impegneranno affinché tali istanze siano recepite e prese in considerazione dell’Amministrazione Comunale che fino ad oggi poco ha avuto a cuore le sorti dei propri cittadini.

IN QUESTO GRAVE MOMENTO DI CRISI ECONOMICA:

NO AGLI SPRECHI – MENO BANDIERE – MENO TARGHE E MONUMENTI – MENO FESTE     – MENO VIAGGI IMPRODUTTIVI A CARICO DEI CITTADINI

PIU’ DISPONIBILITA’ – PIU’ PARTECIPAZIONE – PIU’ SOLIDARIETA’ – PIU’ TURISMO – PIU’ CULTURA – PIU’ INCENTIVI – PIU’ OCCUPAZIONE – PIU’ MERITOCRAZIA – PIU’ POMPEI!!!”     

                                                                                                                    Claudia Malafronte

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