San Giorgio a Cremano verso il ballottaggio: è tempo di alleanze

Si avvicina il ballottaggio del 20 e 21 maggio nella cittadina vesuviana che vedrà sfidarsi il sindaco uscente Domenico Giorgiano e il leader dell’Alleanza dei Moderati Aquilino Di Marco. E’ tempo di apparentamenti ed alleanze.  “Il Movimento 5 Stelle di San Giorgio a Cremano non farà apparentamenti al ballottaggio”. E’ quanto dichiarato dal neo eletto consigliere Danilo Cascone. A pochi giorni  dalle elezioni amministrative tenutesi in città e dopo aver incassato una bella vittoria, con un 5% delle preferenze di lista ed un 6,5% delle preferenze al candidato sindaco 5 Stelle, gli attivisti sangiorgesi si trovano ora nell’occhio del ciclone.”Non daremo indicazioni di voto lasciando libertà di scelta ai nostri elettori – afferma Cascone – la nostra scelta, annunciata già durante la campagna elettorale, è frutto del rispetto che nutriamo nei confronti dei cittadini che ci hanno premiato. Avremmo desiderato organizzare un confronto pubblico tra i due candidati alla carica di sindaco ma a causa di impegni personali di uno dei candidati non è stato possibile fissare l’appuntamento. Cercheremo in ogni caso di approfondire i programmi dei due contendenti in rapporto alle tematiche a noi care”. Fa la sua chiara scelta di campo Aldo Raucci, classificatosi quarto tra gli otto candidati sindaci al primo turno, schierandosi con Di Marco. “I motivi risiedono nella salvaguardia del principio della logica politica – dichiara Raucci, leader della lista civica “Per la nostra Città”- ci siamo sempre battuti contro la partitocrazia e, pertanto, non potremmo mai appoggiare una coalizione che ha “incarrettato” partiti dalle più disparate ideologie ed appartenenze politiche, come Fli e Sel, Udeur e Idv. Senza dimenticare, poi, i tre candidati (lista intera compresa) dichiarati ineleggibili. Noi, lista civica individuiamo, quindi, la giusta e logica collocazione in una coalizione formata da altre liste civiche (come quella appunto che sostiene Di Marco). Giorgiano – prosegue Raucci – nella passata tornata elettorale aveva promesso di tutto e di più, senza poi realizzare nemmeno il 10% di quanto “fatto bere” ai cittadini. Ad esempio, l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa; meno tasse rispetto al miglioramento del servizio di raccolta differenziata e conseguente realizzazione di un’isola ecologica; l’eliminazione del pagamento del pedaggio di sosta per i diversamente abili con contestuale rivisitazione del “sistema strisce blu”; maggiore presenza sul territorio degli amministratori e del sindaco; massima trasparenza negli atti amministrativi e pubblicizzazione degli stessi anche attraverso internet gratuita. Diciamo basta con i conferimenti di incarichi affidati a “chi appartiene” senza alcuna logica e trascurando i professionisti locali. Chiediamo un’attenta ed oculata amministrazione del denaro pubblico: mai più dilapidare  600.000 euro per un “Premio Troisi” tutto da rivisitare, 400.000 euro per manifestazioni natalizie che servono solo ad arricchire qualche amministratore e 70.000 euro per le luminarie natalizie dello scorso anno (lampadine cinesi appese a fili di spago)”. Raucci conclude il suo j’accuse, chiedendo a Giorgiano di farsi da parte:”Se avesse un briciolo di “pudore politico”, dovrebbe ritirarsi da questo prossimo agone, per aver riscosso già una sonora sconfitta (mille voti in meno) rispetto a quelli della coalizione, a dimostrazione del suo malgoverno”. I candidati sindaci esclusi, Aldo Galdieri, Aldo Vella, Eugenio Diffidenti e Renato Carcatella lasceranno libertà di voto ai propri elettori, anche se alcuni di essi non mancano di esprimere la propria posizione personale, come Galdieri che dice:”Voterò scheda bianca, poiché Giorgiano e Di Marco  sono due facce della stessa medaglia”. Vella imporrebbe, invece, un “patto per la cultura” nel caso in cui una delle due parti dovesse richiedere il suo appoggio. Intanto, Mimmo Giorgiano, in un videomessaggio ai cittadini (ecco il link http://www.youtube.com/watch?v=0vY4XtNajnk&feature=youtu.be ) annuncia di voler inserire nel proprio programma di governo alcune delle proposte che sono state lanciate, durante la campagna elettorale, da altri candidati a sindaco che però non hanno raggiunto il ballottaggio. “Al primo turno abbiamo ottenuto una sostanziale vittoria che non ci è stata riconosciuta per soli 4 voti – spiega Giorgiano – questo risultato però mi fa capire che la città mi chiede qualcosa in più. Ecco perché mi impegno a fare miei e a inserire nel mio programma di governo alcuni dei temi di rilevanza nazionale emersi durante la campagna elettorale e proposti da altri candidati a sindaco che non hanno raggiunto il ballottaggio”. “Innanzitutto – annuncia Giorgiano – modificheremo lo Statuto comunale inserendo il concetto di ‘beni comuni’ dando rilevanza in primis all’acqua pubblica e a Internet come risorsa primaria. Potenzieremo il Wi-Fi comunale e sperimenteremo l’apertura di nuove isole pedonali e piste ciclabili cittadine. Renderemo il comune ancora più trasparente con la diretta online di tutte le sedute del consiglio comunale, l’attivazione di canali di comunicazione sui social network e la pubblicazione sul sito web dell’ente di tutti gli atti”. Novità anche dal punto di vista del possibile sviluppo del turismo locale:” Su questo punto – continua Giorgiano – vorrei creare un coinvolgimento delle forze vive e qualificate della città per sviluppare un avanzato sistema turistico e commerciale intorno alla mia idea di città universitaria. L’importanza di questo tema mi induce a dire sin d’ora che terrò per me la delega al turismo e alla tutela dei consumatori”. “In tal senso – conclude Giorgiano – istituirò un’apposita consulta nella quale coinvolgere l’esperienza di chi ha già lavorato proficuamente alla pianificazione di progetti integrati di promozione turistica della città. Ritengo che dare maggiore spazio a San Giorgio a Cremano nel sistema integrato turistico vesuviano possa completare l’idea di quella città aperta alle culture che il mio programma intende realizzare”.

Claudio Di Paola

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