Sabato 12 maggio si è svolta una conferenza stampa di presentazione del nuovo gruppo in cui Gambino e Raiola hanno ricostruito i loro passaggi politici dal 2008. Non sono mancate piccole punzecchiature, passaggi polemici nei confronti degli ex compagni di partito. Alla fine il concetto dei presenti può riassumersi così: “Siamo uomini che credono negli uomini e vogliamo lavorare per la città. Senza alcuna logica consociativa e verso interessi personali”. Giovanni Gambino ha affermato: “Abbiamo scelto la Lega Sud perchè rappresenta una sintesi negli uomini con una posizione politica chiara. Nella mia storia politica ho fatto parte del Principe Arechi, come socio fondatore anche dell’associazione Principe Arechi insieme a Raiola, ma ho notato una politica solo basata su strumentalizzazioni nel fine ultimo di favorire qualcuno. Deluso e con la spinta del consigliere Luigi Giugliano abbiamo poi dato vita al movimento Nuove Prospettive passando coerentemente all’opposizione. Ma anche in questo caso episodi poco chiari e l’allontanamento di Giugliano verso l’amministrazione mi hanno spinto verso qualcosa di diverso pur rimanendo strenuo oppositore. Oggi la Lega Sud radicata sul territorio svolge realmente il compito di trasferire i bisogni della gente in realizzazioni concrete. Il mio senso della politica per la gente”. Luigi Raiola: “Da uomo politico con esperienza ho sempre cercato di intravedere nella politica un servizio alla gente ma molto spesso ho trovato squali di partito. Una politica dell’uomo solo al comando ma senza esser uomini. Uno squallore totale. Solo commercianti della politica. Ecco quindi il passaggio dal Pdl – Principe Arechi a Nuove Prospettive e alla Lega Sud. Il mio giudizio sull’amministrazione Aliberti è chiaro: la politica del tutto, con una marea di progetti avviati. Ma anche la politica del niente. Con nessun progetto realizzato”. Da Raiola anche una frecciatine verso il presidente provinciale Edmondo Cirielli: “Ho creduto fortemente al suo modo di fare politica. Solo una speranza che si è trasformata in opportunismo reale con evidenti velleità personali”.
Aniello Danilo Memoli