A Napoli nasce il movimento nazionale anti-Equitalia

E’ nato a Napoli il primo movimento politico anti Equitalia con lo slogan: ” Equitalia  si batte con la legge e non con le bombe “. Avvocati, cittadini e commercialisti da Napoli, Milano e Palermo tra cui l’ Avv. Angelo Pisani, il fiscalista milanese Silvio Ceci, il Prof. Angelo Scala, il Dott. Massimiliano Toriello, Sergio Paganelli figlio di una delle vittime dell’ agenzia delle entrate, il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli, il Prof Antonio Coviello, il giornalista Andrea Cinquegrani e tante persone tartassate anche per poche centinaia di euro hanno dato vita ad un movimento spontaneo che ha come obiettivo di cambiare il sistema di riscossione di Equitalia.
“Siamo per pagare le tasse in modo giusto e con equità – spiega l’ Avv. Angelo Pisani – mentre siamo contrari ai manager super pagati, alla burocrazia malata, ai tassi usurai e vogliamo la chiusura di questa agenzia che dall’ inizio dell’ anno ha fatto più morti della camorra. Maradona, anche lui vittima di questo sistema, è il testimonial di questa battaglia assieme a tante altre vittime tra cui Sergio Paganelli. I Sindaci De Magistris di Napoli ed Enzo Cuomo di Portici sono i nostri modelli visto che hanno deciso di rescindere i contratti tra i loro comuni ed Equitalia”.
“Siamo molto preoccupati anche dal fatto – spiega Borrelli dei Verdi Ecologisti – che tutti coloro che si sono opposti ad Equitalia fino ad oggi sono stati querelati per centinaia di migliaia di euro dal Presidente Attilio Befera tramite l’ Avv. Emilio Ricci. Una querela è arrivata addirittura a chi aveva criticato la scorta privata del direttore dell’ Agenzia delle Entrate che costerebbe 1800 euro al giorno. 

“Ci indignano le parole del Sinadaco di Bologna – continua Francesco Emilio Borrelli dei Verdi Ecologisti – che ha dichiarato che a Napoli contro Equitalia sono scesi in piazza cittadini e camorra. Una frase così approssimativa e indegna è tipica secondo noi dei peggiori leghisti. Il Sindaco di Bologna dovrebbe chiedere scusa ai napoletani in ginocchio. Per di più dimostra di non sapere che proprio al centro nord sono oltre i 2/3 degli evasori e cattivi contribuenti d’ Italia”. 
“A Napoli come nelle altre città – conclude il movimento anti Equitalia – a protestare è la gente esasperata e non la camorra che secondo noi invece fa solo affari tramite gli usurai a cui si rivolgono i tartassati dell’ Agenzia delle Entrate”.
Intanto su Radio Marte Stereo lo speaker radiofonico Gianni Simioli ascolta in diretta tutte le mattine fornendo un ausilio psicologico i cittadini colpiti dall’ agenzia delle entrate che spesso si rivolgono agli usurai perchè ritenuti più convenienti dello Stato. ”  Ogni giorno si rivolgono a me – spiega – decine di persone che piangono, si disperano, cercano aiuto. Noi cerchiamo di spendere una buona parola e di indirizzarli nel migliore dei modi. Alcuni confessano di aver pensato al suicidio per la vergogna e noi li dissuadiamo con grande delicatezza”. 

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