Pompei: il Forum delle Associazioni chiede trasparenza sui nuovi loculi

Non si placano le polemiche intorno al bando pubblico per l’assegnazione dei nuovi loculi nel cimitero di via Nolana. A reclamare chiarezza per i cittadini è il Forum delle associazioni che, tramite i presidenti delle organizzazioni, chiede formalmente di accedere agli atti in base alla legge sulla trasparenza nella pubblica amministrazione n. 241 del 1990. A fronte dell’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni architettonici, nella persona dell’architetto Stefano Gizzi, è prevista la realizzazione di  612 loculi nell’ultima dimora pompeiana. Tranne i venti  riservati ai non abbienti e gratuiti gli altri hanno un prezzo variabile a seconda della posizione. Infatti si oscilla dai 4.900 euro per la seconda fila ai 3.844 per la prima, passando per i 4.800 euro per la terza fila e i 4.500 per la quarta. I richiedenti, inoltre, dovranno essere residenti a Pompei da dieci anni e presentare la relativa domanda allegando la copia del bonifico di 2.000 euro, indispensabile per la validità della richiesta. In base a tali condizioni e all’interesse che serpeggia intorno alla questione cimitero il Forum intende vederci chiaro e visionare gli atti che hanno portato alla stesura del bando e, in particolare, i progetti e le relative delibere. La posizione dell’organizzazione è espressa dal suo portavoce, Ferdinando Uliano: “Da diversi giorni si sente parlare del bando redatto dal dirigente del VI settore per l’assegnazione in concessione di n° 592 nuovi loculi nel cimitero comunale. Le associazioni aderenti al Forum hanno chiesto al comune notizie che possono rispondere ai tanti quesiti dei nostri concittadini che da anni attendevano questo momento. Questa iniziativa si innesta in una serie di attività che il Forum delle Associazioni di Pompei intende portare aventi per tutelare i propri associati e tutti i Pompeiani”. Non resta che attendere, quindi, la risposta dell’amministrazione comunale affinchè si diano maggiori informazioni su un aspetto particolarmente delicato del vivere civile.

                                                                                                                    Claudia Malafronte

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