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Portici, politici senza grattino: privilegi estesi anche ai parenti?

Anche amici e parenti dei consiglieri comunali utilizzano il contrassegno del comune per non pagare il grattino delle strisce blu. E’ quanto emerge dall’inchiesta portata avanti dal nostro giornale sui privilegi degli amministratori locali, che sfruttando il contrassegno del comune di Portici non pagano il parcheggio, anche se non esiste alcuna ordinanza o convenzione che li esenti dal pagamento. A quanto pare, però, il contrassegno con la scritta “Consigliere Comunale” usato come segnale per non subire la contravvenzione dagli ausiliari dell’Ati Park, è usato anche da persone esterne al consiglio comunale, dato che alcune auto sulle quali è esposto il distintivo dell’ente non risultano intestate a consiglieri o assessori comunali. Nella fattispecie le nostre fotocamere hanno colto sul fatto una Peugeot nera (nella foto a sinistra) parcheggiata sulle strisce blu di via Diaz, ovviamente senza grattino e con il bollo da “Consigliere Comunale” che però non risulta intestata a nessun amministratore locale.

Beccato un altro consigliere. Alla lista dei consiglieri comunali che risparmiano sul parcheggio utilizzando il contrassegno del Consiglio Comunale, si aggiunge Aniello Improta, ex esponente del Partito Democratico e ora appartenente al gruppo misto. Improta abbandonò il partito guidato da Vincenzo Cuomo nel novembre del 2011, dopo il disastroso consiglio comunale dove gli amministratori locali erano chiamati a decidere sul passaggio della città della Reggia dall’Asl Na1 all’Asl Na3. Contribuendo alla chiusura anticipata della riunione dell’assise, abbandonando l’aula insieme ai consiglieri di Sinistra e Libertà e quelli di minoranza, Improta criticò fortemente l’operato dell’amministrazione comunale spiegando di non riconoscersi più nei piani di quest’ultima. Tuttavia il consigliere ex Pd sembra trovarsi in sintonia con gli altri amministratori locali sulla questione del “parcheggio gratis”. La sua Ford (nella foto a destra) è stata, infatti, fotografata sulle strisce blu di via Diaz sprovvista del regolare grattino e con ben in vista il distintivo dell’ente. In precedenza avevamo colto con le mani nel sacco anche il “consigliere muto” Ciro Sforza (Pdl) e Vincenzo Ruffino (Repubblicani Democratici). Insomma, quando si tratta di privilegi non c’è partito o coalizione che tenga, sono tutti d’accordo.

Andrea Scala

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