Torre Annunziata: un dopo elezioni al vetriolo

Tra denunce, aggressioni, contestazioni, non trova pace il mondo politico oplontino, all’indomani della schiacciante vittoria della coalizione dei centristi moderati, capeggiati dal riconfermato sindaco Giosuè Starita.

Infatti per il momento l’unica certezza è la sua riconferma a Palazzo Criscuolo, insieme alla larga affermazione della sua coalizione, che ha superato di ben 9 punti percentuali i suoi stessi consensi.

Il clima che si respira è però ancora teso e preoccupante e numerose sono state le denuncie ed i fermi della polizia a carico di elettori sorpresi ad immortalare con il telefonino la propria scelta elettorale o di candidati sorpresi nei seggi a sollecitare preferenze a loro favore.

Intanto tutti i partiti locali, hanno espresso la loro solidarietà e la ferma condanna per l’aggressione subita dal consigliere comunale del Pd Luigi Ammendola ad opera di un rappresentante di lista dell’Api, avvenuta a quanto sembra senza valide motivazioni e su cuila Digossta indagando.

Per quanto concerne invece i nomi dei consiglieri elettila Commissioneelettorale è tuttora a lavoro e sicuramente non prima di venti giorni l’ufficialità dei dati definitivi prenderà il posto su quelli ufficiosi, dati ufficiali che potrebbero sovvertire diverse situazione specie laddove il margine di voti è dai 4 ai 10 voti.

E’ ufficiale la non presenza in consiglio comunale di Gennaro Di Paolo, che nonostante il sostegno di ben quattro liste ed una sistematica campagna elettorale iniziata da circa un anno, non è riuscito nemmeno a superare la soglia del 3% per maturare uno scanno nell’assise cittadina.

Delusione anche per gli altri candidati a Sindaco Luciano Donadio e Carmen Pisani, fermatesi molto lontano dalla fatidica soglia.

Per i partiti invece la più grande e cocente delusione è quella del Pd, che mai nella storia repubblicana torrese, è sceso al minimo dei consensi e alla elezione di soli due consiglieri comunali, ben lontano dalle maggioranze bulgare di solo qualche anno fa.

Sicuramente all’elettorato pidiessino non è andata giù l’imposizione dei vertici locali a sostenere quale candidato a sindaco il dr Enzo Sica, dal trascorso berlusconiano.

Altra delusione è stata la debacle di Antonio Gagliardi, che nonostante il sostegno e l’itnervento personale di Antonio Di Pietro e Niki Vendola, non è andato oltre il 12% dei consensi, mentre si augurava e ci credeva fermamente di seguire la scia napoletana di De Magistris.

Molto si è detto e scritto sul fatto che il sindaco Starita ha riportato il massimo e determinante numero di consensi nella zona sud di Torre Annunziata e tante sono state le analisi di questo fenomeno non ultime quelle relative ad una politica assistenziale esagerata verso gli indigenti ed i bisognosi dio questa zona.

Considerazioni solo relativamente condivisibili, anche perché grande è stata l’attenzione specie negli ultimi due anni dell’amministrazione, nonostante complesse problematiche, verso questa mortificata zona della città. Forse tutti hanno dimenticato che fino a qualche anni fa traffici illeciti avvenivano sotto gli occhi di tutti, vi era una illuminazione fatiscente, per non parlare delle strade, non si vedeva un vigile urbano, orbene oggi possiamo affermare che qualcosa sta cambiando: il piano del recupero del quadrilatero delle carceri, del porto, del ripristino del mercato dell’Annunziata, forse sono questi ed altri i motivi per cui le tante persone per bene della zona sud, hanno preferito dare fiducia a Starita, consapevoli che il rilancio di questa zona si debba passare esclusivamente per la legalità e la vivibilità.

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