Cannavaro a Radio Marte: “La finale avrà una propria storia, ce la giocheremo alla pari con la Juventus”

Paolo Cannavaro capitano e difensore del Napoli, parla al “salottino marziano” sulle frequenze di Radio Marte, radio ufficiale della SSC NAPOLI, intervista realizzata da Silver Mele e Dario Sarnataro, alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Juventus all’ Olimpico di Roma. Ecco quanto evidenziato da ilgazzettinovesuviano.com:

VILLA D’ANGELO: “Morgan ci ha sempre divertito con qualche balletto anche osè. Ci riesce a trasmettere gioia e allegria. Il Pocho era un po’ emozionato e anche divertito. Se dovesse andar via mi sembra ovvio il suo stato d’animo. Lui è un ragazzo che ha dimostrato tanto in questi anni, è normale che vorrei vederlo sempre in campo, ma la stagione è lunga e in alcuni periodi è giusto farsi da parte. Se sta bene vorrei scendesse in campo dal primo minuto, abbiamo quattro attaccanti bravi in rosa e non vorrei stare nei panni di Mazzarri in questo momento”.

TERZO POSTO: “Non deve far male il fatto che sia sfumato il nostro obiettivo, avevamo undici punti dall’Udinese quando abbiamo sferrato l’assalto. Quando il Napoli voleva il terzo posto ci stava riuscendo e per chi rincorre, se si sbaglia, diventa letale talvolta. E’ stata fatta un’impresa, è comunque arrivata l’Europa League, calcolo sempre che sei anni fa eravamo in Serie B, c’è solo da essere contenti. La crescita della squadra è avvenuta anche tramite questa qualificazione in Europa League. Nei campionati c’è una squadra che festeggia e altre che restano a bocca asciutta, tra queste ce ne sono altre che vanno in Europa, e noi ci siamo. Noi ce l’abbiamo messa tutta, ma non dimentichiamo le difficoltà che ci sono state e la bravura degli altri. Anche l’anno prossimo avremo una stagione ricca di impegni”.

CONDIZIONE FISICA : “La botta di Destro è stata forte, a terra non respiravo, non m’era mai successo. Stringo i denti e il dolore va via piano piano, voglio esserci all’Olimpico. Piano sto ritrovando la migliore condizione. La prossima partita avrà un fascino particolare, ci sono tutti gli ingredienti per passare una serata stupenda”.

LA FINALE: “Non mi passano tanti pensieri per il momento, ma con l’avvicinarsi dell’evento qualcosa proverò. Un mio amico prima di Napoli – Chelsea mi chiese: “Ce la fai a dormire?” E io: “Si” e lui:”Wow non ci riesco io che sto a casa e ci riesci tu che devi giocare!”

LA SERIE A:  “Il Napoli ha speso tantissimo sia a livello fisico che a livello mentale. Quando devi rincorrere, le energie nervose vanno via. Abbiamo avuto l’occasione di ricaricarci in questa settimana, tutta la città vuole la Coppa. Dobbiamo rimetterci a posto e ci stiamo preparando al meglio. La Juventus ha dimostrato che è la più forte del campionato e forse anche d’Europa. Hanno strameritato lo scudetto e saranno più carichi perché vengono da una vittoria importantissima, anche se in una partita secca può accadere di tutto. Rivedo il Napoli dell’anno scorso nella Juve di quest’anno: hanno dei grossi campioni, sanno sempre cosa fare e lottano tutti insieme. Conte ha fatto un ottimo lavoro, la squadra della Juventus gioca a meraviglia. L’appetito vien mangiando, sarà una partita dove le motivazioni sono pari, sarà una storia a sé, chi l’ha già vissuta dice che sarà ricca di emozioni. Chi farà la gara perfetta porterà la coppa dalla sua parte”.

L’INNO DELLA TIFOSERIA CANTATO DA ALTRI (O surdat nammurat) “Ormai è diventata un’abitudine sentir cantare da altri tifosi il nostro inno. Con quest’arma ci danno fastidio. Adesso vogliamo zittire noi qualcuno, lo sfottò ci può stare anche se ci innervosisce abbastanza, ve l’assicuro”.

DEL PIERO E L’AMICO BORRIELLO:  “E’ stata la storia del calcio italiano, domenica sarà un avversario, spero che non festeggerà l’ultima partita in bianco-nero. Non mi fate dire che non posso…(sorride nrd). Sono amico di Marco Borriello ma in questa settimana non vorremo sentirci…(sorride nrd.)”.

27 OTTOBRE 2007:  “Due rigori inesistenti a nostro favore, ma hanno sempre rubato loro…può succedere anche a noi. La vittoria più emozionante è stata quella di Juve-Napoli 2 a 3, non vincevamo da vent’anni ed ero uno contro due: io contro mio fratello e Ciro Ferrara”.

IL NAPOLI : “La nostra società vuole crescere e non ha bisogno di fare soldi. Chi viene a Napoli se vuole può starci a lungo, ci sono calciatori da cinque anni qui. De Laurentiis crede in questo e come fa nel cinema, fa anche nel calcio”.

I FISCHI A  LAVEZZI:  “Erano fischi d’amore, se dovesse andar via ci sarà delusione ma non rabbia. E’ un modo per dimostrare l’amarezza, allo stadio si può solo fischiare per esprimere il proprio disappunto.”

Cosimo Silva

Foto di: Alfredo Maiorano ( Radio Marte)

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