Tifosi napoletani dedicano a Gerado Cesaro la Coppa Italia: ” mio padre era un grande tifoso e porterà nella tomba la sciarpa del Napoli”.  Spiegati i fischi allo stadio ” erano contro i politici non contro l’ inno”. Simioli e Borrelli: ” il Presidente del Senato poteva risparmiarsi le critiche ai napoletani visto che non ha mai detto nulla sui leghisti”. Autobus di linea con scritta “grazie Napoli” accolto da applausi per strada. “La Coppa Italia – hanno spiegato stamattina lo speaker Gianni Simioli e Francesco Emilio Borrelli commissario regionale dei Verdi Ecologisti parlando con il figlio della vittima campana del terremoto – è dedicata  a Gerardo Cesaro, il cittadino originario di Sant’ Antimo in provincia di Napoli che è rimasto vittima del terremoto dell’ Emilia Romagna come hanno chiesto centinaia di tifosi”.
Il figlio Nicola Cesaro è stato intervistato in diretta radiofonica ed ha raccontato che il padre era un grande tifoso del Napoli ed infatti nella sua bara ci saranno una sciarpa, un cuscino ed altri gadget del Napoli.
Durante la trasmissione sono stati ascoltati diversi tifosi napoletani che hanno spiegato perchè hanno fischiato durante l’ inno nazionale. “Ero allo stadio, ma è mai possibile che non riusciate a dire che i fischi di ieri sera erano allo Stato Italiano – ha spiegato Luigi a nome della tifoseria della curva –  che ultimamente pensa più a vessare che a risanare l’Italia, non essendo in grado di farlo? … Non è stato fischiato l’Inno italiano in quanto tale. Anche un bambino lo capisce. I fischi erano a tutti i politici che ci comandano di destra e di sinistra a partire da Schifani”.
“A noi hanno dato particolarmente fastidio le critiche del Presidente del Senato – hanno detto Simioli e Borrelli – ai napoletani. Premesso che l’ inno non va mai fischiato ma perchè Schifani non è mai stato così duro con i leghisti quando ad esempio hanno dichiarato di non riconoscere l’ unità d’ Italia o di volersi pulire il sedere con il tricolore o quando hano insultato e disprezzato il meridione? Non li ha mai criticati perchè è sempre stato loro alleato eppure da uomo del sud avrebbe dovuto difendere quella che è anche la sua storia e le sue origini. Ogni occasione è buona per tentare di rovinare una vittoria e la voglia di riscatto dalle vessazioni e le umiliazioni che soprattutto i napoletani subiscono da anni. Condanniamo tutti gli eccessi dei festeggiamenti ed anche gli atti di vandalismo ma crediamo che bisogna evidenziare la vittoria della squadra e della sua gente innanzitutto. Per noi il simbolo della festa e di questa grande vittoria è rappresentato al meglio dall’ autobus di linea che girava stamattina per la città con la scritta grazie Napoli accolto da applausi, entusiasmo e festeggiamenti in tutte le strade. Questa vittoria ci ha fatto riscoprire l’ orgoglio e la gioia di essere napoletani”.

 

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