“Solidarietà, amicizia e grande vicinanza al Presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Il gravissimo e inqualificabile episodio di questa mattina sta, purtroppo, a dimostrare quanto grande sia la confusione e quanto pericolosa la situazione. Trovo sommamente ingiusto che oggi chi ha beneficiato dello scellerato clientelismo bassoliniano e della sua amministrazione fatta di sperperi pretenda di far pagare il conto al presidente Caldoro, parte lesa dalla gravissima eredità dannosa lasciata dal centrosinistra campano in Regione. Per quella parte politica, è stato facilissimo alimentare e gestire il consenso per quasi dieci anni in Regione infilando, a forza, decine di migliaia di campani in società di vario tipo prive di missione industriale, capacità gestionale e prospettive economico-finanziarie. Oggi, tutti costoro scoprono improvvisamente che il loro posto è in gravissimo pericolo e pretendono soluzioni da chi, in questo momento, ben difficilmente può adottarne”, ha aggiunto.
“Certamente, ai cittadini e al loro bisogno di lavoro e di stabilità dell’occupazione vanno date risposte, ma esse non possono essere ricercate attraverso improbabili gesti di violenza. Chiunque oggi abbia un ruolo politico in Campania comprende quanto grande e diffusa siano la disperazione e la preoccupazione, ma tutti – nessuno escluso – per cercare le soluzioni dobbiamo avere ben chiare le cause della condizione in cui oggi ci troviamo, anche al fine di non ripercorrere le scellerate strade del passato che oggi, peraltro, sono assolutamente impercorribili. Il presidente Caldoro ha una missione più ampia e più articolata, dal cui compimento potrebbe anche dipendere una risposta alle istanze di tutti costoro: salvare la Regione dal baratro sul cui orlo altri l’hanno portata. È tuttavia indispensabile evidenziare, proprio alla luce di episodi come questo, che non è più differibile il momento di uscire dagli equivoci: il Governo nazionale, tanto più se di «tecnici» chiamati a salvare l’Italia, ha il dovere – non dico politico, perché politici non sono – ma almeno tecnico-istituzionale di puntare tutto sulle regioni svantaggiate per invertire la tendenza e cominciare a favorirne la crescita, perché senza di esse il sistema-Paese non riparte, sommandosi l’effetto negativo delle passività regionali all’altro effetto, anch’esso negativo, della estromissione dal sistema economico-nazionale di aree geografiche importanti della Nazione”, ha sottolineato ancora il primo cittadino.
“Il presidente della Giunta regionale va quindi incoraggiato a pretendere, dal Governo nazionale, la dovuta attenzione e le dovute risposte continuando, a sua volta, nell’opera di razionalizzazione e ripulitura del sistema economico-finanziario regionale. Le due cose, però, devono muoversi insieme perché mentre la seconda è opera di tipo manageriale e di architettura istituzionale, essa stessa non può certamente essere a costo zero. E la Campania ha il diritto e il dovere di rivendicare, proprio in questa nuova logica virtuosa delle risorse, che non le venga sottratto neanche un centesimo dei fondi europei e di quelli nazionali quale che ne debba essere la destinazione alternativa nelle intenzioni del Governo”, ha concluso Bobbio.