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Ercolano, soddisfazione per l’approdo alle Olimpiadi del judoka Antonio Ciano

Grande soddisfazione è stata espressa dal mondo politico ercolanese per la qualificazione del judoka  Antonio Ciano alle prossime Olimpiadi di Pechino.  Ercolanese doc, Ciano è in forza al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e ha all’attivo un curriculum di tutto rispetto composto da numerosi titoli nazionali ed europei che hanno portato  oggi il giovane ercolanese  al sogno olimpico. “E’ con grande soddisfazione – ha commentato il capo gruppo del Pd Luigi Fiengo – che ci accingiamo a celebrare il successo di un atleta che personalmente ho visto crescere nella vita e nelle arti marziali. Qualificarsi per le olimpiadi è di per se già una vittoria : Ciano rappresenta la parte sana di una gioventù ercolanese desiderosa di  affermare il proprio valore nel lavoro come nello sport  emulando le gesta di chi come il giovane finanziere ha da sempre fatto onore al suo paese”.  “ Sosterremo Ciano  – ha continuato l’esponente del PDL  Aniello De Rosa –  fieri di vedere un nostro figlio impegnato nella più alta manifestazione sportiva della storia. La determinazione, l’amore per il judo e lo spirito di lealtà saranno certamente di stimolo per il nostro Antonio e d’esempio per quanti rinunciando alla cinica e perversa logica di strada vogliano confrontarsi positivamente con la vita cimentandosi nella pratica dello sport”. “ Chiederemo  al governo locale di istallare  –ha concluso Fiengo- un maxi  schermo che consenta ai cittadini di seguire gli incontri di Antonio Ciano . Questo momento d’incontro servirà a motivare le nuove leve indigene e quanti da anni anelano al riscatto socio culturale di Ercolano. E’ possibile raggiungere tali mirabili traguardi solo con impegno costante e dedizione assoluta alla disciplina fisica : in nome di questi sani principi chiediamo alla comunità ercolanese di esprimere la massima solidarietà ad un’atleta che è nato e cresciuto a Ercolano professandosi sempre fiero delle proprie origini geografiche.  E chi sa che un’altra “medaglia” non giunga presto ad arricchire il già nutrito elenco di successi culturali, civili e sportivi  di una comunità vesuviana che non si è di fatto mai arresa al fatalismo rinunciatario ne al vittimismo spicciolo”.

Alfonso Maria Liguori

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