MAZZARRI: “Sono andato a letto alle 7, alle 11 hanno suonato i telefoni e mi sono svegliato. Ho dormito poco, ma ne vale la pena. Grazie ai tifosi, ci vorrebbe maggior equilibrio nei giudizi ma è giusto che quando le cose non vanno bene la responsabilità sia dell’allenatore.
DEDICA: “Ieri mi sono emozionato a vedere tutta quella gente di notte. Napoli dà grandi soddisfazioni, sono particolari che riempiono il cuore e giustificano il lavoro particolare dell’intera stagione. Conduco una vita particolare, ma ne vale la pena fare questo mestiere. Il mio Napoli è quello di ieri sera? In tre anni abbiamo fatto molte gare simili a quelle contro la Juve, è chiaro che dopo tanta fatica non abbiamo giocato bene altre gare”.
COPPA ITALIA: “È stata una crescita totale, quest’anno doveva essere di consolidamento ma peccato per il terzo posto sfuggito sul traguardo. C’è un pizzico di rammarico per non aver centrato la qualificazione Champions. Voto ai ragazzi? So quello che mi hanno dato in allenamento e fuori dal campo, non sono imparziale e do un dieci a tutti. Ho avuto un rapporto pazzesco e bellissimo”.
STAGIONE: “Sono felice per la mia annata, so quanto faccio ma questa valutazione spetta ad altri. Sono felice ma non cerco la gloria attraverso la manifestazione degli altri, personalmente sono orgoglioso della mia carriera e di quanto ho dato e ricevuto dal calcio. Attestati di stima? Non faccio nomi ma ho ricevuto i complimenti anche da persone neutrali”.
LACRIME DI LAVEZZI “Il Pocho non fa capire le proprie emozioni ma ieri mi ha toccato tanto, si è lasciato andare a livello personale. Inoltre hanno pianto anche Cannavaro e De Sanctis, sono ottime persone oltre che ottimi calciatori. Ho un rapporto speciale, sono uomini di riferimento dello spogliatoio. Mi ha sorpreso Lavezzi per le lacrime, evidentemente teneva a vincere un trofeo con la maglia del Napoli”.
LAVEZZI: “Ho le sensazioni che avete tutti, non sono mai entrato in questo discorso. Il mio intento era quello di pensare solo alla partita e certe questioni non mi riguardavano direttamente fino alla finale di Coppa Italia”.
SCUDETTO: “Sarebbe bello, ringrazio i tifosi per la stima. Sono eccezionali ed encomiabili”.
FUTURO: “Rispetto i ruoli, io sono un dipendente del club e c’è un contratto che intendo rispettare. Quando sarò chiamato dal club dirò la mia sotto tutti gli aspetti”.
MIGLIORAMENTO: “E’ chiaro che questo è un discorso con la squadra che la società mette a disposizione, io cerco di far rendere al meglio i calciatori. Ho voglia di migliorare insieme al Napoli, soffro quanto perdo. In 33 anni di calcio non ho imparato a perdere, vorrei sempre vincere. Facendo così si arriverebbe in alto”.
IL SUCCESSO: “E’ stata un’apoteosi: abbiamo battuto la Juve che è la rivale storica dei nostri tifosi, senza dimenticare che i bianconeri sono campioni d’Italia e non avevamo mai perso una partita nel corso della stagione”.
Cosimo Silva