Una cerimonia semplice ed emozionante per benedire un momento di altissimo spessore cristiano. Si è svolta l’altra sera presso l’abitazione del Maggiore Antonio Grilletto a Nola, tra i protagonisti della Corporazione del Giglio del Salumiere in qualità di responsabile della comunicazione. Un impegno che ha coinvolto il Maggiore nell’arco di questi mesi che, l’altra sera, si è visto recapitare a casa la Bandiera del Giglio in un clima di totale fede e religiosità. La Bandiera è stata benedetta da Don Pasquale Capasso. Un momento bellissimo che ha visto la presenza, oltre degli amici più cari, anche del Sindaco Geremia Biancardi, di Autorità militari e civili, e di Don Luigi Merola, Prete anticamorra, noto per la sua battaglia contro l’illegalità. “Manifestazioni come queste – ha esordito Merola – dovrebbero essere quotidianamente al centro dell’attenzione, anche dei media. La Fede unisce ed oggi è straordinariamente emozionante leggere negli occhi dei presenti l’Amore per il Santo Paolino. Il vero male di questa terra non è la camorra quanto piuttosto l’ignoranza. Dove c’è Cultura c’è sapere, conoscenza, amore per il proprio territorio di riferimento. Facciamo sì che, con iniziative come queste, le Città vengano fuori per la loro bellezza e non per il degrado. Complimenti vivissimi per la Fede che portate dentro e trasmettete al popolo”.
Viva soddisfazione è stata espressa anche dal primo cittadino che ha così commentato la serata:” Non ho parole per descrivere la mia gioia – ha dichiarato Biancardi -. Mi complimento con i Maestri di Festa del Giglio del Salumiere, la famiglia Napolitano, e con quanti stanno portando avanti questo nobile progetto che assume una notevole valenza culturale. Un ringraziamento particolare al Maggiore Grilletto, promotore di iniziative così lodevoli. Associare la Festa dei Gigli alla strage di Nassiriya conferisce ulteriore valore alla nostra kermesse. Bravi!”. Eh sì, perché il rivestimento del Giglio del Salumiere, come evidenziato nel corso della cerimonia, richiama i temi legati al famoso attentato compiutosi a Nassiriya nel lontano 2003 in cui persero la vita 19 italiani. E l’obelisco in questione a giugno, nella centralissima via Ottaviano Augusto, dove sarà posizionato alle spalle della Statua di San Paolino, vedrà nel rivestimento 19 gigli intrecciati tra loro in rappresentanza di ciascuna vittima. Una scelta fortemente voluta dal Maestro di Festa Antonio Napolitano, che insieme a Daniele e Nandù Napolitano, ha curato il progetto. “Fare il Giglio è il sogno di ogni nolano – ha commentato Antonio Napolitano -. Un sogno che oggi vede protagonista la mia famiglia e che mi riempie il cuore di gioia. Sin dal giorno dell’assegnazione abbiamo cercato di organizzare una festa sulla scia dei valori trasmessici da San Paolino, basati sulla carità, la solidarietà e la fratellanza. Quei valori presenti in ogni nostra singola manifestazione e che ci accompagneranno sino al 24 giugno. Tante le iniziative in cantiere stilate con il Maggiore Grilletto. Sarà una Festa da ricordare”. “E’ un vero onore per me ospitare la Bandiera del santo Patrono – ha replicato Antonio Grilletto -. Tra noi si è creata una perfetta sintonia e sinergia per la realizzazione di eventi in linea con l’aspetto cristiano, e, nel contempo, funzionale alla promozione della kermesse fuori dai confini locali, che vanno proprio nella direzione indicataci dall’UNESCO. A tal proposito vorrei dire che il prossimo 19 giugno, nella settimana clou della kermesse, un annullo filatelico celebrativo delle Poste Italiane, sarà apposto sulle cartoline celebrative, richiamando i filatelici di tutta Italia. Quel giorno poi il giglio ospiterà una mostra fotografica monotematica dell’attentato e i familiari dei caduti Campani (Coletta, Pietrucci, Trincone), e per vicinanza anche i familiari di Tuccillo. A loro sarà intitolata una serata commemorativa. Sentimenti vivi che hanno accompagnato anche la composizione della canzone dell’alzata intitolata Infinita da Nola a Nassiriya. Un percorso completo di emozioni che vedrà la partecipazione straordinaria di Don Luigi Merola, Presidente della Fondazione “ ‘A voce d’ ‘e creature”.
Tutto questo per Nola e la sua millenaria Tradizione”. Una serata dai sentimenti puri conclusasi con l’Inno di San Paolino cantato a cappella da Paolino Di Somma, cantante della corporazione, accompagnato da Felice Forino al sassofono. Quando la Fede prevale, predomina il vero senso della Festa.
Autore/Fonte: AUTILIA NAPOLITANO