“Cosa può fare la politica per ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone? Tante cose, a partire dal fare pulizia al suo interno, e quindi, proprio nel nome di chi ha dato la vita per contrastare le mafie, chiediamo che si dia vita subito ad un accordo tra tutte le forze politiche campane per escludere dalle liste elettorali i rinviati a giudizio ed i condannati. Ci vogliono requisiti più severi per coloro che aspirano a candidarsi in qualunque tipo di elezione, dalle politiche alle amministrative» è quanto propone il dipartimento legalità, sicurezza e lotta alla camorra afferente al coordinamento regionale di Futuro e Libertà della Campania, per mano del suo responsabile Antonio Sicignano.
“Aldilà della solita retorica – spiega Sicignano – ci siamo chiesti cosa potesse fare la politica campana per ricordare il sacrificio del Magistrato antimafia Giovanni Falcone, in occasione del ventennale del suo barbaro assassinio. Bene, una proposta ci sentiamo di lanciarla. Si tratta di quanto ha già proposto il presidente della Camera, on. Gianfranco Fini, in una sua recente visita a Pompei: un accordo tra tutte le forze politiche per escludere dalle liste elettorali i rinviati a giudizio e i condannati”
“Credo che questo sia il più bel regalo che la politica campana può fare a chi come Giovanni Falcone ha dato la vita per il contrasto alla mafia e all’illegalità. Sia ben chiaro che sui requisiti di candidabilità in Campania siamo all’anno zero. A nostro avviso, in Campania, non basta nemmeno guardare solo al casellario giudiziale, ma ci vuole anche uno screenig familiare di ogni candidato per evitare parentele e prestanomi scomodi”