Nervi tesi in casa Pdl. Le pesanti sconfitte subite dal partito fondato da Silvio Berlusconi, nelle ultime elezioni comunali hanno creato malumori all’interno della coalizione di centrodestra. Alla vigilia dei ballottaggi, ci ha provato il coordinatore Regionale Francesco Nitto Palma, a chiamare a raccolta gli elettori di centrodestra. Ma la mossa dell’ex guardasigilli non ha sortito gli effetti sperati. I risultati dei ballottaggi, infatti, sono stati negativi per l’intero centrodestra.
La polemica. Il coordinatore Regionale del Popolo della Libertà, Nitto Palma, subentrato a Nicola Cosentino ad inizio 2012, aveva sollevato polemiche alla vigilia della tornata elettorale di San Giorgio a Cremano. Palma aveva contestato la presenza del magistrato del tribunale di Torre Annunziata, Nicola Marrone, ad un evento tenutosi a San Giorgio a Cremano dove era presente anche il sindaco uscente (poi rieletto n.d.r.) Domenico Giorgiano. “Apprendo con sorpresa – commenta Nitto Palma – e amarezza che il dott. Nicola Marrone, Sostituto Procuratore della Repubblica a Torre Annunziata, ha partecipato attivamente alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale del dott. Giorgiano, candidato sindaco del centrosinistra nella città di San Giorgio a Cremano”. Inoltre il coordinatore del Popolo della Libertà, ha annunciato che la questione sarà oggetto di una interrogazione parlamentare.
La replica. A smorzare le polemiche sollevate da Nitto Palma, ci ha pensato Nicola Marrone, magistrato al tribunale di Torre Annunziata, che ha replicato alle accuse dell’esponente del partito di Silvio Berlusconi: “Apprendo con stupore che il coordinatore
Regionale del Popolo della Libertà, Nitto Palma, in giornate nelle quali il paese è attraversato da gravi e luttuosi eventi, dedica la sua attenzione alla mia partecipazione ad un incontro pubblico. Mi limito a constatare – commenta Nicola Marrone – di aver preso parte, su invito del responsabile locale del neo istituito sportello Antiracket e quale manifestazione della libertà di pensiero
ed espressione garantita a tutti dall’articolo 21 della Costituzione, ad un incontro pubblico in tema legalità e sicurezza in un territorio non appartenente alla mia giurisdizione. Nella circostanza ho ritenuto poter fornire il contributo tecnico della mia precedente esperienza di funzionario di polizia e attuale di magistrato senza esprimere alcun pensiero sui miei convincimenti politici ne tanto meno sulla competizione elettorale”.