C’è un problema generazionale nel nostro paese. Il sistema Italia ha un apparato composto da persone sulla soglia della anzianità, altre che già stanno attraversando questa fase, ed un involucro bloccato che è poco accessibile per i giovani. Nonostante nei dibatti, nei comizi sia in tv che sui giornali si parli di giovani e di future prospettive la realtà è assai sconcertante. Da un recente studio affrontato dall’associazione nazionale Coldiretti è emerso che nel nostro paese c’è la classe dirigente più vecchia d’Europa: l’età media è di 59 anni. È chiaro che ci sono indicatori che esacerbano questo mero record italiano:la disoccupazione giovanile e l’innalzamento dell’età pensionabile. Tutto ciò non giova ai giovani italiani ma anche alla crescita strutturale del nostro paese. Su questo tema ed in particolare da un punto di vista locale è intervenuta la vice segretaria del PD Mariarosaria Vitiello che ha detto: ”Spazio ai giovani e alle donne, largo alle idee, solo così potremo vivere una nuova stagione a Scafati. Il fallimento della vecchia politica lo si ritrova nei conti in rosso del Comune, nello sperpero di denaro pubblico, nella gestione clientelare delle assunzioni. Quanto accaduto a livello nazionale deve essere guardato da tutti come monito e indirizzo. Nessuna recriminazione nelle nomine dei ministri tecnici, ma prioritario è stato solo il principio della competenza. Così è importante fare anche per la nostra Scafati. Superare le divisioni partitiche e lavorare a un progetto che guardi unicamente al bene comune. Saremo chiamati a risolvere problemi e non a creare aspettative. E’ per questo motivo che c’è bisogno di un vento nuovo, in cui i veri protagonisti siano i giovani e le donne. A Scafati giovani e donne che hanno dimostrato il proprio valore politico e il peso delle proprie idee sul campo amministrativo, o associativo non mancano. Il contributo che essi possono dare nel contesto attuale è più grande di quello che si possa immaginare. La disaffezione nei confronti della politica, che molti personaggi politici hanno contribuito ad aumentare, è in forte crescita, alimentata da un modo di fare che predilige ‘ il chiuso delle stanze’ agli spazi del confronto pubblico. Sono convinta che il compito dei giovani e delle donne sia quello di fungere da collante tra la politica che desideriamo e una società sempre più diffidente. Quanto più saremo capaci di coinvolgere queste forze sane della nostra comunità che credono in una politica seria e onesta tanto più saranno maggiori le possibilità di dare un nuovo slancio e un forte contributo al nostro paese. Fiducia e responsabilità sono due concetti a cui la nostra classe politica rivolge poca importanza”.