A seguire, nei pressi della Cassarmonica, in Villa Comunale, è stato piantumato l’«Albero della Legalità». Nel pomeriggio, invece, alle 16, presso la sala «Falcone e Borsellino» di Palazzo Farnese, si terrà la cerimonia di infissione della targa recante l’intitolazione della sala consiliare ai due magistrati siciliani e, alle 20, infine, presso l’«Albero della Legalità» si terrà una veglia di ricordo.
“Ringrazio tutti i ragazzi per la loro presenza qui, questa mattina, e per il contributo offerto per la riuscita di questa manifestazione. I giovani di Castellammare di Stabia sono molto attenti a questi argomento e di questo sono davvero orgoglioso”, ha commentato il sindaco Bobbio.
“La prima cosa che può fare un sindaco, per l’affermazione della legalità, sul suo territorio, è semplicemente scegliere di fare la propria parte. Perché uno dei più grandi problemi del Sud e della Campania è che, per troppo tempo, le Amministrazioni locali hanno deciso o di defilarsi o, peggio, di nascondersi dietro iniziative di facciata. Al contrario, le Amministrazioni devono scendere in campo, darsi da fare ed esercitare il ruolo che gli è affidato. Perché non è vero, e lo stiamo dimostrando, che il contrasto alla criminalità e alle illegalità è riservato soltanto alle forze di polizia, alla magistratura inquirente e giudicante, a chi fa le leggi e le norme per contrastare i fenomeni criminali. Anche gli Enti locali possono e devono fare la loro parte. Purtroppo – ha aggiunto il primo cittadino – tutto questo, per anni, è stato disatteso. Gli Enti locali hanno, nella quasi totalità dei casi, rinunciato a esercitare il proprio ruolo nella ricostruzione del tessuto della legalità. Si crea, in questi casi, un clima pericolosissimo, e allora un Ente locale deve recuperare pienamente il proprio ruolo, imponendo laddove non è volontario il rispetto di certe regole, certe procedure, certi comportamenti. Perché la legalità conviene a tutti”, ha concluso il sindaco.