La ferita dell’attentato di Brindisi, che si aggiunge a venti anni di distanza a quella delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, impone una riflessione e una risposta da parte dei cittadini. Per questo anche il Sindaco di Pompei Claudio D’Alessio rompe il silenzio e affida ai manifesti affissi in tutta la città il suo messaggio accorato su questi luttuosi eventi. Ciò che colpisce nella tragedia pugliese, come sottolineato dal primo cittadino, è che sia stata colpita una scuola, un luogo dal forte significato simbolico che si vorrebbe rifugio dal male del mondo. E invece proprio lì in un istante la vita di Melissa Bassi, studentessa sedicenne della scuola professionale “Morvillo- Falcone”, è stata inghiottita per sempre da una voragine buia in cui è piombato da quel giorno anche il nostro Paese proprio come due decenni orsono. Lo sgomento dell’intera città è sintetizzato dal suo primo cittadino: “Questa Amministrazione desidera esprimere tutto il cordoglio del Sindaco, della Giunta, dei Consiglieri Comunali e dei Cittadini per l’immane tragedia che si è abbattuta sulla famiglia Bassi, congiunto alla solidarietà per tutti i feriti che si spera si rimettano presto e all’intera comunità colpita così repentinamente da esserne travolta”. A esprimere la propria partecipazione a tale giornata, maledettamente emblematica di quella che è stata e di quella che ancora è la storia della nostra penisola soffocata dalle mafie, è anche Ferdinando Uliano, coordinatore del Forum delle Associazioni, che cita il magistrato Antonino Caponnetto: “Ragazzi godetevi la vita, innamoratevi siate felici ma siate partigiani di questa nuova Resistenza, la Resistenza dei valori, la Resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi. (…). L’ avvenire è nelle vostre mani ricordatelo sempre”. Del resto proprio dei ragazzi di Pompei, dell’istituto professionale Bartolo Longo, tra i vincitori del concorso “Capaci venti anni dopo”, sono sbarcati a Palermo da una delle “Navi della legalità” per partecipare alle celebrazioni in memoria dell’attentato in cui persero la vita oltre a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Docillo e Antonio Montinaro. Anche la nostra città, d’altro canto, stasera avrà la sua manifestazione in ricordo di quanto è accaduto venti anni fa in Sicilia senza dimenticare la tragedia pugliese. Quindi non resta che augurarci che l’intera cittadinanza, stasera alle 21.o0 a piazza Immacolata, scenda in strada per dire, forte e unita, “NO alla violenza”.
Claudia Malafronte