Lo denuncia il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Si è trattato di un gesto di incredibile scorrettezza politica e di incredibile ed inaccettabile cinismo, del quale tutta la città dev’essere informata. La maggioranza si stava compattamente recando in aula per votare in maniera come al solito unitaria i due provvedimenti residui di eccezionale importanza per Castellammare: la cacciata di Equitalia dalla città e l’applicazione del Piano casa, volano determinante per il rilancio dell’economia stabiese – ha aggiunto Bobbio -. Il comportamento dei consiglieri presenti, non dando il tempo alla maggioranza di entrare in aula, ha causato la mancanza del numero legale e la definitiva chiusura, per oggi, della seduta consiliare. La città deve sapere che la maggioranza è entrata in aula alle 17:02. Questo evento è tanto più criminale nei confronti degli stabiesi se solo si considera che, pur avendo questa mattina l’assessore Taglialatela confermato l’intenzione di addivenire alla proroga dei termini per le domande di Piano casa, costringe ad una perdita, purtroppo per gli stabiesi, di ulteriori cinque giorni con un termine di presentazione delle domande che, ad oggi, è ancora fissato al 10 luglio di quest’anno – ha continuato il primo cittadino -. Evidentemente, di tutto questo, ai consiglieri presenti in aula non è importato nulla e in questo modo hanno tradito ancora una volta, senza scusanti, le promesse e gli impegni elettorali. Il presidente del consiglio, recependo una ferma richiesta della maggioranza, non essendo la politica un gioco di scacchi ma la carne e il sangue di una città che vogliamo salvare e salveremo, ha convocato il consiglio comunale in seconda convocazione per martedì pomeriggio alle 18, ossia nel termine più breve previsto dal regolamento, e in quella sede saranno approvati esternalizzazione della riscossione dei tributi e Piano casa”.