Coni Napoli, presentazione del libro “Napoletani alle Olimpiadi”

Domani, venerdì 25 maggio, alle ore 17.30 presso i saloni del Circolo Nautico Posillipo, il Comitato Provinciale Coni di Napoli presenterà il libro “Napoletani alle Olimpiadi”. Presenti, tra gli altri, Raffaele Pagnozzi, segretario generale del Coni, Amedeo Salerno, presidente Coni Napoli, Cosimo Sibilia, numero uno del Coni Campania, e gli atleti olimpici partenopei, dai grandi del passato come i fratelli Porzio e Patrizio Oliva a coloro che rappresenteranno la città ai prossimi Giochi di Londra 2012. Modera Gianfranco Coppola, vicepresidente nazionale Unione Stampa Sportiva Italiana, tra gli interventi previsti anche quello di Toni Iavarone, capo dello sport de Il Mattino e past president dell’Ussi Campania.

Il volume, giunto alla terza edizione, rappresenta una preziosa guida, interamente dedicata ai 182 atleti napoletani che hanno partecipato alle Olimpiadi nell’era moderna, conquistando 36 medaglie d’oro, 20 d’argento e 30 di bronzo. A ciascuno è dedicata una pagina, impreziosita da foto d’epoca, dai risultati ottenuti ai Giochi e da brevi biografie, curate dal giornalista Adriano Cisternino. Non mancano l’elenco delle Olimpiadi dal 1896 ad oggi con il numero di nazioni e atleti partecipanti, il medagliere di Pechino 2008 e quello napoletano, il programma di Londra 2012 e un inserto di 16 pagine a colori con gli scatti più belli delle vittorie azzurre.

“I numeri stupiscono più d’ogni altra cosa”, dice il presidente Salerno. “Ben 86 medaglie conquistate da 182 partecipanti, significa che i napoletani vanno alle Olimpiadi sì per partecipare nel pieno spirito di de Coubertin, ma di certo non vogliono fare soltanto da comparse. Parliamo quasi di una medaglia ogni due atleti, vuol dire che le difficoltà strutturali relative agli impianti non hanno impedito, a chi aveva forza e capacità, di emergere, a conferma che lo spirito che anima il vero sportivo non conosce ostacoli di sorta”.

All’interno del volume anche un messaggio del presidente del Coni, Giovanni Petrucci: “Napoli rappresenta da sempre una fucina di campioni, i quali sono riusciti ad imporsi in ambito internazionale grazie a indiscutibili sacrifici. Non posso che esprimere la mia più profonda gratitudine per questa ricostruzione bibliografica che regala agli appassionati una preziosa testimonianza: la memoria è un bene che va tramandato, nello sport come nella vita”.

 

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