Aronica: “Felici per la Coppa Italia, con Quagliarella tutto chiarito”

Il difensore del Napoli, Salvatore  Aronica è stato intervistato ai microfoni di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato da  ilgazzettinovesuviano.com:

COPPA ITALIA: “Eravamo tutti emozionati per aver raggiunto un traguardo storico. Sapevamo che la gente di Napoli attendeva un trofeo da tanto tempo e siamo stati felici di festeggiare con loro al ritorno. Il Napoli ha disputato una grande stagione giocando gli ottavi di Champions, abbiamo raggiunto l’Europa in campionato e poi abbiamo vinto la coppa Italia. Non è una stagione da considerarsi negativa, tutt’altro. La gente di Napoli è ambiziosa come noi e sappiamo che volevano la zona Champions. Qualche passo falso non ci ha consentito di raggiungerla.

BOLOGNA – CATANIA – ROMA:. Avevamo la partita in pugno in entrambi i casi e poi ci siamo fatti sfuggire la vittoria. Questa è stata una stagione molto intensa nella quale un attimo di appannamento è comprensibile specie se pensiamo che il periodo novembre-febbraio è stato il top della forma che poi abbiamo pagato subito dopo. Ma il bilancio complessivo è da ritenersi positivo, direi da 9.


STAGIONE: 
Le sconfitte con Lazio e Juve: eravamo in difficoltà e sulle gambe.


IL MOMENTO PIU’ ALTO: Quando abbiamo passato il girone Champions e non solo. Anche quand abbiamo battuto il Chelsea al San Paolo e poi la finale di coppa Italia.


CARRIERA:
 L’apice della mia carriera è la Champions. Il momento più basso forse la partita col Palermo, ero un po’ emozionato. Ma il mio obiettivo resta quello di siglare un gol in serie A. Ho rinnovato proprio per questo: un anno con opzione con un secondo anno.


MAZZARRI: sono stato rivalorizzato rispetto allo scarso impiego avuto con Reja e Donadoni. Quello che ha fatto Mazzarri è sotto gli occhi di tutti, non devo di certo io sponsorizzarlo io. Se Dovesse rimanere non possiamo che essere contenti. Conosciamo le sue capacità e la sua dedizione. E’ un grande motivatore cercando di trarre il massimo dai calciatori anche quelli che restano defilati. A Napoli anche chi gioca meno non è mai arrabbiato con il tecnico. Lui è come se giocasse le partite scendendo in campo, le vive in modo particolare.


LAVEZZI: Fuori dal campo è un po’ introverso a differenza di quando è in campo che si comporta da vero leader. Ricordo che in finale l’ho abbracciato e gli ho detto “Solo tu puoi farci vincere questa partita”


QUAGLIARELLA: Ci siamo messaggiati poichè c’era rimasto male anche dopo la partita quando ci siamo chiariti. Ci conosciamo bene e da tempo, il suo è  stato un gesto istintivo, non voluto”.

Cosimo Silva

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