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Napoli: al museo va in scena “Una storia della mineralogia”

Sabato 26 Maggio alle ore 10.00 presso il Real Museo Mineralogico di Napoli, via Mezzocannone 8, sarà presentato il libro di Massimo Umberto Tomalino “Una storia della mineralogia”.

Uno dei modi più proficui per scoprire l’antico passato del nostro pianeta e conoscere alcune condizioni determinanti per la storia dell’umanità, è sapere come gli elementi chimici sono aggregati per formare i minerali. La composizione chimica e la struttura cristallina di tutti i minerali sono, infatti, determinate da precise condizioni ambientali chimico-fisiche che se ben studiate svelano momenti importanti della storia naturale della Terra. Inoltre la composizione e la struttura di un minerale determinano precise proprietà come la durezza, il colore, il volume, la lucentezza, solo per citarne alcune, che da sempre hanno condizionato ed indirizzato lo sviluppo culturale della nostra specie.

La scienza che studia il mondo dei minerali è la Mineralogia, una disciplina affascinante e complessa che comprende differenti campi specialistici, numerose implicazioni con le altre scienze e i diversi approcci intellettuali (naturalistico, filosofico, alchemico, artistico, matematico, utilitaristico, museologico, collezionistico, esoterico). Mineralogisti sono tutti coloro che, insieme ai grandi specialisti della materia come Agricola, Stenone, Romé de l’Isle, Hauy, Werner, Laue e Bragg, si sono interessati alla mineralogia e hanno dato un contributo al suo sviluppo, o semplicemente hanno interagito con essa (filosofi, scienziati, naturalisti, alchimisti, tecnici, minatori, collezionisti).

Il racconto della mineralogia attraverso la sua storia è l’argomento trattato dal chimico industriale Massimo Umberto Tomalino nel libro “Una storia della mineralogia” che sarà presentato sabato 26 maggio alle ore 10.00 presso il Real Museo Mineralogico di Napoli, via Mezzocannone 8. L’autore si è prodigato in una stimolante narrazione tra il rigore degli eventi scientifici e l’appassionata descrizione dei loro artefici, e abbraccia l’intero spettro dell’evoluzione umana, dal Paleolitico alle antiche Civiltà, dal Medioevo al Rinascimento, dal Barocco all’Illuminismo, dall’Ottocento al Terzo Millennio. I fatti salienti sono raccontati con l’ausilio di una vasta documentazione iconografica e raccolti in una serie di tavole cronologiche, che riassumono i nomi degli scienziati e l’oggetto del loro contributo alla storia della mineralogia.

Una presentazione e un libro da non perdere dunque, perché studiare la storia di una disciplina così vasta come la mineralogia può fornire un diverso punto di vista per interpretare il passato, comprendere il presente e programmare il futuro della società umana in un modo più sereno e razionale.

Ferdinando Fontanella

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