Qualche settimana fa per le strade di Pompei comparvero dei manifesti contenenti le proposte rivolte all’amministrazione comunale da Vincenzo Garofalo coordinatore dei movimenti politici “Pompei cambia”, “Più Pompei”, “Pompei futura”. Tra le iniziative delineate dal giovane politico vi era la cessazione del rapporto tra il comune stesso e la società “Equitalia” per la riscossione dei tributi. A fronte del recente provvedimento di Palazzo De Fusco che accoglie tale appunto Vincenzo Garofalo ha deciso di intervenire nuovamente sull’argomento esprimendo un commento positivo : “La nostra iniziativa, in nome di tutti i cittadini di Pompei, nei confronti di Equitalia ha raccolto i suoi frutti! L’ amministrazione comunale, attraverso una nota ufficiale, ha pubblicamente dichiarato che i servizi di riscossione dei tributi comunali non saranno più gestiti da questa società “vampira”. Di tanto ringraziamo il primo cittadino di Pompei che ha accolto e fatto proprio il nostro appello. Peccato che, come sempre, non colga mai in pieno i buoni suggerimenti.Tolta ad Equitalia la gestione ha preferito affidare il servizio ad un’ulteriore società esterna. Perché? Perché non valorizzare le risorse della macchina amministrativa? Quanto costa alle casse comunali questa ulteriore esternalizzazione? Riteniamo più giusto e conveniente per la Citta’ che sia lo stesso ufficio tributi del comune, che in ogni occasione ha dimostrato efficienza e puntualita’, ad occuparsi del servizio, forte della conoscenza e dello status personale dei contribuenti. Continueremo a tenere alta l’attenzione sulle problematiche attinenti all’Imu e al mini condono fiscale per le famiglie pompeiane in difficoltà, soprattutto in questo momento di grave crisi economica in cui le stesse famiglie si sentono abbandonate dalle istituzioni. Ogni qualvolta l’amministrazione recepisce le nostre istanze gliene daremo atto perché i risultati conseguiti saranno a beneficio della città. Sensibilizziamo la solidarietà di tutto il Consiglio Comunale a prendere a cuore questo stato di necessità evidente della popolazione, esortando a sostenere ed aiutare, per quanto di competenza, i pompeiani in difficoltà, comprendendo che mai come in questo periodo ogni euro di denaro pubblico sprecato con superficialità, banalità o peggio per carezzare un proprio culto della persona, grida vendetta”.
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