Angelo Guadagno è il nuovo sindaco di Volla. La sua coalizione ha battuto al ballottaggio quella del primo cittadino uscente Salvatore Ricci. Quest’ultimo si è attestato sul 37,52% delle preferenze, pari a 3651 voti: meno 55 rispetto al primo turno. Per Guadagno un plebiscito con 6079 voti pari al 62,48%. “Ho chiamato subito Guadagno per fargli gli auguri – ha commentato Ricci – ma devo dire che sono molto arrabbiato con i vertici provinciali del mio partito, il PdL. Per protesta non mi siederò in consiglio comunale”. Cosi dichiarava l’ex sindaco, ancora in carica sino alla metà di giugno, Salvatore Ricci al quale i vertici napoletani del partito avrebbero chiesto di non rinunciare alla poltrona di consigliere comunale a Volla. Chiaramente e giustamente deluso, il primo cittadino uscente, in effetti, sembrerebbe essere stato “tradito” dal suo stesso Pdl, che, al di là delle partecipazioni pubbliche a presentazioni e chiusure di campagna elettorale, nei fatti lo ha lasciato in balia degli oppositori. Le tante cose fatte ed i tanti risultati ottenuti sono stati vanificati da alcuni errori politici e di comunicazione con la cittadinanza, ma essenzialmente dal mancato centro sulla questione Piano Urbanistico Comunale. Il Puc a Volla non è arrivato ed è quanto meno strano data la filiera politica favorevole a livello provinciale. Una amministrazione di centrodestra che pur avendo in provincia i diretti referenti politici non riesce ad approvare lo strumento urbanistico, nonostante alla fine sia stata data ragione all’amministrazione comunale sulla progettazione prodotta, è il segno che il giocattolo rappresentato dal Popolo della Libertà, anche a Napoli, se non è del tutto rotto è certamente sull’orlo di un tracollo e rispecchierebbe ne più ne meno la situazione nazionale.
Sembra inverosimile che la presidenza della provincia, che il presidente Cesaro, apparentemente tanto vicino a Salvatore Ricci, non abbia fatto proprio nulla, nel rispetto delle procedure, delle norme e della lealtà politica ed amministrativa per far sì che il Puc di Volla tornasse in città in tempo per dare la spinta finale, e probabilmente vincente, alla campagna elettorale di Ricci. Una campagna elettorale che aveva, per forza di cose, catalizzato tutta la sua attenzione proprio sul progetto dell’ing. Ferrigni che ancora giace negli uffici di Palazzo Matteotti. Il Puc fu approvato dal consiglio comunale di Volla un anno è mezzo fa e da allora solo rinvii e nessuna chiusura della conferenza dei servizi. Anche quando dalla provincia si parlava di un dimezzamento delle unità abitative previste dai calcoli comunali, nessun documento conclusivo è mai arrivato a Volla. In questo modo, con un gioco perverso messo in atto da una amministrazione provinciale dello stesso colore politico di quella cittadina, l’ormai ex sindaco Ricci era stato messo in condizione di non aver via di scampo. Da una parte nessun documento di chiusura di conferenza dei servizi con poco più di mille nuove case, dall’altra solo promesse di un’imminente rettifica favorevole dei conteggi. Se la conferenza si fosse chiusa con i numeri dei tecnici, come più volte affermato da Ricci, il consiglio comunale l’avrebbe approvato, e non poteva fare diversamente, per poi fare ricorso al TAR. Ma così non è stato ed alla fine un bel “nulla di fatto” che ha il sapore di un vero e proprio progetto ben congeniato ai danni di Ricci che si è ritrovato senza scranno sindacale. Negli ultimi giorni, poi, le voci di un ingresso in giunta provinciale proprio per Ricci, che ci ha risposto di non saperne proprio nulla. Anzi da ambienti molto vicini al gruppo che lo ha appoggiato ed ancora gli è vicino, l’ex sindaco di Volla sembrerebbe addirittura intenzionato ad abbandonare il gruppo Pdl in provincia. Una mossa che a nostro avviso gli permetterebbe di ricominciare a fare politica e che lo allontanerebbe da certi personaggi politici ormai del tutto invisi agli stessi elettori di centrodestra.
Gennaro Cirillo