A riaccendere il dibattito sull’assegnazione dei loculi nel cimitero di via Nolana è il consigliere comunale di “Alternativa Pompeiana”, Raffaele De Gennaro, che ha impugnato il bando dinanzi alla Procura di Torre Annunziata e al Prefetto. Pubblicato lo scorso 30 aprile, il provvedimento prevede 612 loculi, di cui 20 gratuiti alle famiglie meno abbienti e altri 592 che vanno dai 3.844 euro per la prima fila ai 4.900 per la seconda, passando per i 4.500 euro della quarta e i 4.800 della terza. Inoltre, la richiesta dovrà essere accompagnata dalla copia di un bonifico di 2.000 euro, altrimenti sarà considerata non valida. Questa procedura, tuttavia, per De Gennaro presenta diversi profili di illegittimità. In primo luogo “il bando richiama genericamente “il progetto esecutivo approvato per la realizzazione di n° 612 loculi” senza specificare gli estremi dell’atto deliberativo; così come la relazione istruttoria risulta priva di riferimenti oggettivi di approvazione del Piano economico finanziario e del progetto esecutivo”. Oltretutto, sostiene sempre il consigliere comunale, nella relazione è richiamata “la deliberazione della giunta comunale n. 182/2010 di approvazione del progetto definitivo di “Intervento di riqualificazione ed ampliamento del cimitero di Pompei”, inserito nel piano triennale e finanziato per un importo di 2 milioni e 254 mila euro con contributo regionale”. L’irregolarità, per De Gennaro, sarebbe dimostrata anche dal “malcelato tentativo di sanare l’illegittimità degli atti di supporto del bando mediante la pubblicazione postuma, del 18 maggio scorso, della deliberazione della Giunta Comunale 89/2012 di approvazione del progetto esecutivo di “Intervento di Riqualificazione e Ampliamento del Cimitero di Pompei”. Quest’ultimo progetto, inoltre, ha un costo complessivo di 2 milioni e 672 mila euro ed è finanziato con fondi privati”. Secondo il consigliere denunciante, quindi, “Appare chiaro che le due delibere (182/2010 e 89/2012, ndr) contengono soluzioni progettuali e Piani finanziari diversi tra loro che l’Amministrazione ha tentato di sanare con una delibera postuma. In questo caso, dunque, era necessaria una modifica del Piano triennale e un’approvazione degli atti in consiglio comunale”. I problemi, però, non finiscono qui: “Il costo di concessione appare esoso rispetto ai reali costi di realizzazione in quanto oltre alla costruzione dei loculi si aggiunge la spesa per la riqualificazione dell’area cimiteriale. Se si considera che l’opera è autofinanziata ci sembra illegittimo far ricadere il costo dell’intero intervento solo su una parte dei (futuri) concessionari”. Per questi motivi il consigliere De Gennaro ha chiesto all’Amministrazione comunale di sospendere e annullare il bando, per poi riformularlo senza vizi.
Claudia Malafronte