Nuovi venti di agitazione alle Terme di Stabia. Questa mattina a far scattare il malcontento di lavoratori è sindacati è stata la notizia dirmata dall’amministrazione: il passaggio di un dipendente da stagionale a part-time. Le sigle sindacali non hanno digerito il fatto di non essere stati coinvolti in maniera preliminare dalla dirigenza del Solaro. Hanno così convocato una conferenza stampa per chiedere la sospensione del provvedimento adottato dall’amministratore unico Ventriglia e dal direttore generale Carlo Trevisan. “C’è bisogna di una revisione della pianta organica a 360 gradi”, ha detto Filippo Criscuolo rappresentante della Filcams-Cgil. “Pensiamo sia una manovra politica”, ha attaccato Salvatore Suarato della Fisascat-Cisl. Le sigle sindacali hanno sottolineato di non andare contro il singolo lavoratore ma di essere in dissenso con l’amministrazione aziendale che solo stamattina ha comunicato la notizia e solo a giochi già fatti. Si tratta di un dipendente da occupare al servizio informatico e telematico delle Terme, che riceverbbe un aumento del periodo lavorativo. Dal suo canto la dirigenza si difende dicendo che il provvedimento è stato preso per esigenza dello stabilimento termale e per aumentarne l’efficienza. Domani mattina i rappresentanti sindacali hanno convocato un’assemblea sindacale per discutere della situazione, assemblea che potrebbe anche sfociare in un corteo tra le strade di Castellammare. In programma anche un confronto con l’amministratore Ventriglia che avrà il compito di sedare gli animi di lavoratori e sindacalisti.
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