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Scommessopoli: “Terremoto nel calcio italiano”

Non è ancora giorno quando, nell’ambito dell’inchiesta denominata “last bet” (che, tradotto dall’inglese, significa “ultima scommessa”), gli agenti della Polizia di Cremona, Brescia, Alessandria, Bologna e del Servizio Centrale Operativo (SCO) eseguono una serie di provvedimenti restrittivi (in tutto saranno 19) e avviano numerose perquisizioni in Italia e all’estero nei confronti di appartenenti ad un’organizzazione transnazionale dedita alla alterazione dei risultati delle partite di calcio (ad ogni livello). Tra le persone coinvolte ci sono anche giocatori in attività. Tra questi, Stefano Mauri. Il capitano della Lazio viene arrestato intorno alle 6 del mattino. Tra gli altri nomi eccellenti sottoposti all’arresto c’è pure Omar Milanetto, attualmente in forza al Padova, inquisito per vicende che riguardano il suo passato in maglia genoana. Il medesimo provvedimento cautelare tocca, tra gli altri, a Cristian Bertani (attaccante della Sampdoria, ex Novara), Paolo Acerbis (portiere del Vicenza), Alessandro Pellicori (ex attaccante del Torino), Marco Turati (difensore del Modena), Matteo Gritti (portiere dei romeni del Petrolul Ploiesti), Ivan Tisci (ex centrocampista, ora direttore sportivo). Gli indagati devono rispondere dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva. Trapela immediatamente la notizia che gli inquirenti avrebbero chiesto l’arresto di altri calciatori e di esponenti di una “cellula” ungherese dell’organizzazione criminale dedita a “combinare” partite dei campionati italiani. Ci sarebbe un altro nazionale indagato: il difensore della Juventus, Leonardo Bonucci. L’iscrizione è stata effettuata dalla Procura di Cremona, ma gli atti andranno trasmessi a quella di Bari (titolare del filone di inchiesta che riguarda la formazione pugliese). Il coinvolgimento di Bonucci (chiamato in causa dall’ex compagno di squadra Andrea Masiello) sarebbe avvenuto in occasione della partita Udinese-Bari 3-3 del campionato 2009/2010. Inoltre Due blitz suscitano particolare clamore. Uno riguarda l’abitazione di Antonio Conte, lo scorso anno alla guida del Siena. Anche l’attuale tecnico della Juve campione d’Italia è finito nel registro degli indagati, insieme al presidente dei senesi Massimo Mezzaroma e ad altri dirigenti e calciatori tirati in ballo da Filippo Carobbio per le presunte combine di Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena. A Conte vengono sequestrati telefonino e computer. L’altro blitz che scuote l’opinione pubblica avviene nel ritiro della Nazionale italiana, che sta preparando i prossimi Europei. Cinque ufficiali di Polizia Giudiziaria varcano i cancelli di Coverciano poco prima delle 6 e 30. Il giocatore coinvolto è Domenico Criscito, che secondo gli inquirenti avrebbe avuto un ruolo attivo per alterare una partita del Genoa del campionato 2010-2011. Insieme a Criscito, i fari si accendono pure su un’altra colonna difensiva di quel Genoa, il georgiano Kaladze (che si è appena ritirato per darsi alla politica…). La mole di prove e documentazioni raccolte dagli investigatori è impressionante: tra queste, fanno subito il giro del web le immagini di un incontro avvenuto a Genova, nel maggio del 2011, tra Sculli, Criscito, capi dei tifosi e alcuni personaggi riconducibili al cosiddetto clan degli zingari. A proposito di Sculli: anche lui è sotto indagine, ma per il momento è stata respinta la richiesta di arresto. Tra le perquisizioni effettuate c’è anche quella all’abitazione di Sergio Pellissier del Chievo. In questo filone di indagini, sono (per ora) 7 le partite di Serie A finite sotto la lente d’ingrandimento, tutte giocate tra febbraio e maggio del 2011 (e dunque relative allo scorso campionato). Tra queste c’è pure Napoli-Sampdoria 4-0 (30 gennaio). Gli indizi più forti riguardano due gare della Lazio (quella con il Genoa del 14 maggio, finita 4-2, e soprattutto la trasferta di Lecce, nella settimana successiva, conclusasi con identico risultato a favore dei biancocelesti) e tre del Bari (Brescia-Bari 2-1 del 6 febbraio, Bari-Sampdoria 0-1del 23 aprile e Palermo-Bari 2-1 del 7 maggio). Completa il quadro Brescia-Lecce 2-2 del 27 febbraio. Ci sono poi 17 partite di Serie B (e qui la parte del leone la fa il Siena di Conte) e una di Coppa Italia.

Ecco cosa rischiano Tesserati e Società:  ( Tesserati)  Associazione per delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva. Sono le ipotesi di reato cui saranno chiamati a rispondere arrestati e indagati di ieri (insieme a tutti gli altri coinvolti nelle puntate precedenti). Nell’ordinamento sportivo il corrispettivo di queste imputazioni penali è presente nell’art. 9 del Codice di Giustizia Sportiva, che recita:“quando tre o più soggetti tenuti all’osservanza delle norme e degli atti federali si associano allo scopo di commettere illeciti si applicano le sanzioni della squalifica a tempo determinato, nel rispetto del principio di afflittività della sanzione, e della inibizione temporanea a svolgere ogni attività in seno alla FIGC, con eventuale richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA, a ricoprire cariche federali e a rappresentare le società nell’ambito federale, indipendentemente dall’eventuale rapporto di lavoro”. Quindi “effettuare o accettare scommesse, direttamente o per interposta persona”: la violazione è sanzionata con una squalifica non inferiore ai 18 mesi. Ma si può arrivare persino alla inibizione totale. ( Società)  Per le società, siamo nel tipico caso della responsabilità oggettiva (disciplinato dall’articolo 4 del cgs).  L’ordinamento sportivo è particolarmente duro nei confronti di tali episodi di illecito: si passa dalla più mite sanzione della penalizzazione di uno o più punti in classifica per giungere alla retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza o all’esclusione dal campionato o da qualsiasi altra competizione agonistica (comprese le competizioni europee).

Cosimo Silva

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