Indagata per corruzione l’ex sindaco di Gragnano Annarita Patriarca

Annamaria Patriarca, ex sindaco PdL di Gragnano, figlia del senatore della Dc Francesco e moglie dell’ex sindaco PdL di San Cipriano d’Aversa Enrico Martinelli coinvolto in inchieste sulle infiltrazioni della camorra casalese negli appalti pubblici, è destinataria insieme a altre due persone di un provvedimento cautelare emesso dal gip di Torre Annunziata nell’ambito di una indagine su pressioni a una ditta per assunzioni clientelari in relazione all’appalto dei servizi di trasporto scolastico municipale. Per la donna, il gip ha disposto il divieto di accesso e dimora in Campania.

Indagati, con l’ex sindaco, un consigliere comunale di maggioranza a Gragnano, Liborio Di Nola, e un imprenditore, Lorenzo Angelino. L’inchiesta riguarda l’appalto per la gestione del trasporto scolastico per conto del Comune nel 2009-2012, gara da oltre 1,4 milioni, aggiudicata alla School Bus Service srl di Salvatore Casillo. E’ proprio quest’ultimo a presentare la denuncia che darà vita alle indagini della procura retta da Raffaele Marino, dalla quale è emerso che dopo l’aggiudicazione Annarita Patriarca e altri esponenti dell’ammmnistrazione e funzionari dell’ente abbiano compiuto “Atti illegittimi”, scrive Marino, che hanno imposto alla società la sospensione prima e poi la revoca del servizio. Il sindaco e il consigliere comunale hanno tentato di imporre a Casillo assunzione di personale da loro segnalato, spesso anche parenti di esponenti politici del PdL; al suo rifiuto, all’azienda grazie ai funzionari complici è stato impedito di avviare il servizio anche con il sequestro amministrativo dei mezzi di trasporto o contestando violazioni del codice della strada, provvedimenti annullati dal giudice di pace. L’appalto revocato fu poi assegnato alla societa’ Angelino srl dell’imprenditore indagato con procedure illegittime, anche se nel 2007-2008 l’imprenditore aveva avuto una revoca del servizio per inadempienza. L’uomo ha assunto tutte le persone che Casillo si era rifiutato di prendere nei suoi organici. Anche Di Nola è destinatario di un divieto di accesso e dimora in Campania, mentre Angelino di una misura interdittiva a esercitare impresa per due mesi. Indagate altre 5 persone.

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